Radio Maria

  • Testo
  • Bibliografia2
  • Video1
  • Links2
  • Voci correlate
Testata di Radio Maria

1. Storia

R.M. ha origine come radio parrocchiale nel 1982 ad Arcellasco d’Erba in provincia di Como, Diocesi di Milano. È il tempo in cui su molti campanili d’Italia i parroci collocano un’antenna per raggiungere il maggior numero di fedeli, in modo particolare i malati. Scopo della radio è di tenere i parrocchiani informati della vita della parrocchia e di aiutarli nella preghiera, specialmente con la trasmissione della S. Messa e del Rosario. R.M. conserva questa caratteristica fino al gennaio del 1987, quando viene formata l’Associazione R.M., composta da laici e da sacerdoti, con lo scopo di rendere la radio indipendente dalla parrocchia e di impegnarla in un’opera di evangelizzazione su più vasta scala. In soli tre anni il palinsesto viene completamente ridisegnato, con la collaborazione di persone dalle più diverse esperienze ecclesiali, ma tutte impegnate nella testimonianza della fede. Nel medesimo tempo vengono rapidamente coperte tutte le regioni italiane, tanto che dal 1990 R.M. è considerata un’emittente di dimensione nazionale. Attualmente con i suoi 850 ripetitori dispone di una struttura di diffusione pari a quella della Rai e di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altra emittente privata.
Già negli anni Novanta questa singolare esperienza di evangelizzazione attraverso i mass media ha interessato realtà ecclesiali di altre parti del mondo. È nata così R.M. Polonia, che attualmente è una rete nazionale cattolica a tutti gli effetti. Successivamente, sempre sotto l’impulso e il controllo di R.M. Italia, sono sorte delle emittenti (con la stessa denominazione R.M.) in lingua locale in Europa, Africa e America, per un totale di una trentina di emittenti, ma il numero è in continua crescita. L’obiettivo è quello di rispondere alle richieste che provengono da ogni parte del mondo, in modo tale da creare una rete radiofonica mondiale di matrice cattolica, indipendente per quanto riguarda la gestione delle singole realtà nazionali, ma unitaria nell’ispirazione religiosa, nella struttura del palinsesto, nel riferimento al volontariato e nel finanziamento attraverso le offerte degli ascoltatori, con l’esclusione della pubblicità.

2. Finalità

La novità che R.M. ha portato nel panorama radiofonico cattolico è l’uso dell’etere per una finalità di evangelizzazione sistematica. Il palinsesto prevede otto ore di preghiera su ventiquattro. Solo una piccola parte della preghiera viene animata dagli studi radiofonici. Infatti la S. Messa e la Liturgia delle ore vengono trasmesse, grazie a una rete capillare di cento studi mobili, da parrocchie, monasteri e comunità religiose (anche da ospedali, carceri, caserme), disseminati in tutta Italia. Ogni studio mobile è condotto da quattro volontari e serve anche per altre trasmissioni previste dal palinsesto.
Alle tematiche religiose e di promozione umana vengono dedicate dodici ore giornaliere. Vescovi, sacerdoti e laici (una sessantina di persone in tutto) propongono l’intero panorama della dottrina cristiana, sia con corsi specializzati, sia con conversazioni di interesse generale, dando vita a una sorta di università religiosa popolare dell’etere. Il quadro culturale è completato da trasmissioni riguardanti l’educazione, la famiglia, la medicina e problematiche sociali di attualità. Tipico di R.M. è di dedicare circa la metà di ogni trasmissione al dialogo col pubblico, che può intervenire per via telefonica.
All’informazione vengono dedicate due ore giornaliere che prevedono, fra l’altro, un proprio notiziario e la trasmissione del Radiogiornale vaticano. Il palinsesto è completato da due ore quotidiane di intrattenimento.
R.M. fa esplicito riferimento all’insegnamento dottrinale e alla linea pastorale della Santa Sede, a cui tutti i programmi si devono ispirare.

3. Principi ispiratori

R.M. è un’emittente esclusivamente religiosa. Il suo scopo è l’annuncio del vangelo all’uomo del nostro tempo. Tutto nel palinsesto, anche la musica, converge verso questo scopo. Lo strumento radiofonico si presta in modo straordinario per la diffusione della buona novella, probabilmente più di quello televisivo, perché raggiunge le persone ovunque sono: in casa, al lavoro, in macchina.
Proprio per garantire il taglio spirituale della sua programmazione, R.M. esclude ogni forma di pubblicità, oggi ritenuta necessaria anche dai mass media cattolici per garantirsi la sopravvivenza. Il finanziamento è affidato esclusivamente alle libere offerte dei radioascoltatori; sono essi, in ultima istanza, che decidono se questo tipo particolare di esperienza debba proseguire o meno.
R.M. poggia sul volontariato e questa è un’altra sua caratteristica qualificante. In una struttura così imponente sono solo una decina le persone che lavorano a tempo pieno come dipendenti, di cui tre alla produzione dei programmi e le rimanenti nei vari uffici di consulenza tecnica, amministrazione, informazioni, organizzazione, esteri. I conduttori dei programmi, gli assistenti alla regia, i responsabili degli studi mobili e della rete promozionale danno il loro contributo sotto forma di volontariato.
R.M. intende essere anche uno strumento di consolazione, offrendo parole di conforto agli ammalati, alle persone sole, ai sofferenti, ai carcerati, agli anziani. Benché il pubblico che segue R.M. comprenda ascoltatori di ogni età ed estrazione culturale, disseminati in tutte le regioni d’Italia (due milioni gli ascoltatori nel giorno medio), non vi è dubbio che nei suoi programmi c’è un’attenzione preferenziale per i piccoli e i semplici di cui parla il Vangelo.

Bibliografia

  • FANZAGA Livio, Radio Maria un miracolo di volontariato. Origini, storia e attualità dell'emittente cattolica più ascoltata nel mondo, SugarCo, Milano 2012.
  • FANZAGA Livio, Tra cielo e terra. Radio Maria: un miracolo di volontariato, Edizioni San Paolo, Torino 1996.

Documenti

Non ci sono documenti per questa voce

Note

Come citare questa voce
Fanzaga Livio , Radio Maria, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (19/11/2024).
CC-BY-NC-SA Il testo è disponibile secondo la licenza CC-BY-NC-SA
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
1036