TBC (Time Base Corrector)
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Autore: Franco Lever
Correttore del tempo base. Il segnale televisivo è una sequenza assai complessa di dati organizzati secondo un ritmo necessariamente esattissimo: è critico anche l’errore di pochi milionesimi di secondo. Un segnale poco preciso è, invece, quello fornito dai videoregistratori. Di solito gli errori non superano una certa soglia, e quindi i televisori producono ugualmente l’immagine (sono anche costruiti con la necessaria tolleranza); invece le apparecchiature professionali vincolate a criteri di maggior precisione sono immediatamente messe in crisi da un tale segnale. Nel 1972 è stato approntato uno strumento, il TBC, capace di ‘ri-sincronizzare’ il segnale video: attraverso l’uso di circuiti elettronici, esso lo scompone, ne compensa le irregolarità utilizzando delle unità di memoria e lo restituisce corretto, pronto per la rielaborazione nel montaggio o nella trasmissione. Oggi i TBC si basano tutti su tecnologia digitale e sono diventati relativamente economici, tanto che li si trova normalmente inseriti anche nei videoregistratori professionali o prosumer.
Lo stesso risultato offerto dal TBC è dato anche dalla memoria di quadro, un circuito di memoria digitale in grado appunto di memorizzare tutta l’informazione del segnale che forma un semiquadro. Le memorie di quadro non servono solo a ri-standardizzare il segnale: consentono un fermo immagine preciso, la sincronizzazione dei segnali e altri effetti. La memoria di quadro determina comunque un ritardo del segnale video. Quando il segnale incontra varie di queste memorie (è il caso dei lunghi percorsi con il necessario impiego di satelliti), succede che il ritardo sia tale da perdere il sincronismo tra immagine e suono. In tal caso anche sul canale audio devono essere attivati dei circuiti di ritardo.
Lo stesso risultato offerto dal TBC è dato anche dalla memoria di quadro, un circuito di memoria digitale in grado appunto di memorizzare tutta l’informazione del segnale che forma un semiquadro. Le memorie di quadro non servono solo a ri-standardizzare il segnale: consentono un fermo immagine preciso, la sincronizzazione dei segnali e altri effetti. La memoria di quadro determina comunque un ritardo del segnale video. Quando il segnale incontra varie di queste memorie (è il caso dei lunghi percorsi con il necessario impiego di satelliti), succede che il ritardo sia tale da perdere il sincronismo tra immagine e suono. In tal caso anche sul canale audio devono essere attivati dei circuiti di ritardo.
G. F. e F. L.
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Lever Franco , TBC (Time Base Corrector), in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (18/11/2024).
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