Telecomando

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Esempio di telecomando
Dispositivo per comandare a distanza il funzionamento di un meccanismo per mezzo di impulsi elettrici o di radioonde. È possibile distinguere tra t. analogici, che hanno in ingresso e uscita una grandezza elettrica analogica, e t. digitali che hanno una grandezza in forma numerica. Per la selezione dei canali televisivi, la grandezza in ingresso è in forma numerica, secondo un determinato codice, e viene inviata al ricevitore con raggi infrarossi; sul televisore sono posizionati un ricevitore per raggi infrarossi e un sistema di lettura della grandezza in uscita. Viene anche utilizzato per l’attivazione a distanza di videoregistratori, impianti per la selezione di programmi con decoder e satellitari.
Con la nuova disponibilità di canali televisivi (Tv locali e nazionali, via cavo e via satellite) e il contemporaneo aumento dell’offerta di programmi, il t. è diventato lo strumento con cui lo spettatore costruisce il proprio palinsesto e, più ancora, modifica i singoli programmi, costruendo un suo flusso di immagini televisive a colpi di zapping. La verifica di questa prassi – fatta con ricerche sul campo – ha ulteriormente provato che lo spettatore non è necessariamente un fruitore passivo (Audience; Effetti dei media; Videodipendenza) e ha allarmato non poco le emittenti. È sempre più difficile, infatti, tenere a lungo il pubblico davanti a un programma. La gamma delle risposte è ampia: si va dalla televisione che rincorre gli indici di ascolto, appiattendosi su giochi a premi immeritati (basta essere al televisore e vicino al telefono...), sull’ennesima replica di formule riuscite e su talk show sopra le righe, ai produttori che rinunciano di proposito ai grandi numeri, individuano delle audience specifiche e offrono un prodotto su misura (ad es. Arté in Francia e in Germania). L’invenzione del t. è da attribuire a due specialisti, entrambi operanti nei laboratori della società americana Zenith Electronics (Illinois), oggi appartenente alla LG coreana: Robert Adler (1913-2007) e Eugene Polley (1916-2012). Nel 1955 misero a punto un primo t. chiamato Flash-matic, che inviava i comandi al televisore grazie ad un raggio di luce. Il sistema era però soggetto all’interferenza delle altre sorgenti luminose; per questo già nell’anno successivo lanciarono lo Space Command che utilizzava degli ultrasuoni (nei t. attuali si usano raggi infrarossi). Come si è già osservato, il telecomando ha rivoluzionato ovunque non solo la fruizione della tv, ma anche la stessa produzione dei programmi. Nel 1997 a E. Polley ed a R. Adler è stato conferito l’Emmy Award, l’equivalente del premio Oscar in ambito televisivo.

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Come citare questa voce
Fortunato Giuseppe , Telecomando, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (19/12/2024).
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