Atto linguistico
- Testo
- Bibliografia3
- Voci correlate
Autore: Pier Cesare Rivoltella
Nella riflessione del filosofo inglese John Langshaw Austin si definisce in questo modo l’unità fondamentale del linguaggio: "l’atto del ‘dire qualcosa’ nel senso pieno di questa espressione".
Questo atto fondamentale di linguaggio, con il quale noi diciamo qualcosa, viene anche definito da Austin come locuzione, atto locutorio. Ogni volta che noi diciamo qualcosa (atto locutorio), tuttavia, lo facciamo secondo modalità sempre diverse: questo dire qualcosa può essere, infatti, una domanda, una risposta, un consiglio, una sentenza, un appello, ecc. Cioè nel dire qualcosa automaticamente poniamo anche una domanda, formuliamo un giudizio, ecc. Questo significa che ogni atto di linguaggio, oltre a possedere un valore locutorio, possiede anche un valore che non dipende dal contenuto ma dal modo della locuzione stessa: è un atto illocutorio. Ora, quando si formula una domanda, si esprime un consiglio o si impartisce un ordine, evidentemente si suppone che questi atti di linguaggio siano efficaci, cioè che si ottenga una risposta, si veda accolto il consiglio o eseguito l’ordine. Come dice Austin: "Nel dire qualcosa, spesso o normalmente, si produrranno certi effetti consequenziali sui sentimenti, sui pensieri, sugli atti di chi ascolta, di chi parla o di altre persone ancora: tutto questo si può produrre con il proposito, l’intenzione o lo scopo di produrlo...". A tale atto viene dato il nome di atto perlocutorio. Per esemplificare il concetto si può pensare all’enunciato: "Sparale!" che A rivolge a B parlando di C. Dicendo questo A intende dire a B di sparare a C (locuzione), nel farlo sollecita B a sparare a C (illocuzione) e si auspica che B raccolga il suo consiglio (perlocuzione).
Inutile sottolineare l’importanza di una simile concezione del linguaggio: in essa si sottolinea come ogni dire sia in sostanza un fare, produca effetti, gettando i presupposti teorici di quella vera e propria svolta nelle scienze umane e sociali che è la pragmatica.
Questo atto fondamentale di linguaggio, con il quale noi diciamo qualcosa, viene anche definito da Austin come locuzione, atto locutorio. Ogni volta che noi diciamo qualcosa (atto locutorio), tuttavia, lo facciamo secondo modalità sempre diverse: questo dire qualcosa può essere, infatti, una domanda, una risposta, un consiglio, una sentenza, un appello, ecc. Cioè nel dire qualcosa automaticamente poniamo anche una domanda, formuliamo un giudizio, ecc. Questo significa che ogni atto di linguaggio, oltre a possedere un valore locutorio, possiede anche un valore che non dipende dal contenuto ma dal modo della locuzione stessa: è un atto illocutorio. Ora, quando si formula una domanda, si esprime un consiglio o si impartisce un ordine, evidentemente si suppone che questi atti di linguaggio siano efficaci, cioè che si ottenga una risposta, si veda accolto il consiglio o eseguito l’ordine. Come dice Austin: "Nel dire qualcosa, spesso o normalmente, si produrranno certi effetti consequenziali sui sentimenti, sui pensieri, sugli atti di chi ascolta, di chi parla o di altre persone ancora: tutto questo si può produrre con il proposito, l’intenzione o lo scopo di produrlo...". A tale atto viene dato il nome di atto perlocutorio. Per esemplificare il concetto si può pensare all’enunciato: "Sparale!" che A rivolge a B parlando di C. Dicendo questo A intende dire a B di sparare a C (locuzione), nel farlo sollecita B a sparare a C (illocuzione) e si auspica che B raccolga il suo consiglio (perlocuzione).
Inutile sottolineare l’importanza di una simile concezione del linguaggio: in essa si sottolinea come ogni dire sia in sostanza un fare, produca effetti, gettando i presupposti teorici di quella vera e propria svolta nelle scienze umane e sociali che è la pragmatica.
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Bibliografia
- AUSTIN John Langshaw, Come fare cose con le parole, Marietti, Genova 1987.
- AUSTIN John Langshaw, Quando dire è fare, Marietti, Torino 1974.
- SEARLE John R., Atti linguistici. Saggio di filosofia del linguaggio, Boringhieri, Torino 1982.
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Note
Come citare questa voce
Rivoltella Pier Cesare , Atto linguistico, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (22/12/2024).
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