Videografia
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Autore: Franco Lever
V. è un termine generico per indicare che sul televisore l’utente riceve delle videate di testo scritto e grafici. Questo risultato si può avere fondamentalmente in due forme tra loro molto diverse, per indicare le quali, però, più di qualche volta si usano dei termini che sono impropri, se non addirittura errati.
a) V. interattiva. In questo caso lo schermo è l’interfaccia che consente il dialogo tra l’utente e una rete telematica vera e propria, dove sono coordinati tra loro i piccoli computer ‘domestici’ (in Francia dove il sistema ha avuto un grande sviluppo nel periodo di massima espansione erano oltre 7 milioni ed erano chiamati minitel), la rete telefonica, una serie di potenti computer come server, i fornitori di servizi e di informazioni. All’utente il sistema offre la possibilità di consultare in modo attivo banche dati o biblioteche, di fare transazioni economiche, prenotare biglietti, acquistare prodotti. Viene utilizzato un proprio segnale video, che viaggia sulle normali linee telefoniche e non ha nulla a che fare con i normali programmi televisivi: una specie di Internet ante litteram.
b) V. non interattiva. La stazione televisiva invia, insieme al segnale televisivo, un certo numero di pagine di videate con testi e grafici, visibili solo a chi interessato ha installato nel televisore un decodificatore speciale. In questo caso l’informazione disponibile si riduce ad alcune centinaia di pagine e lo spettatore può soltanto decidere se attivare il sistema e quale pagina vedere. La grafica e i testi scritti possono essere visti da soli oppure in sovrapposizione alle immagini del programma televisivo che si sta seguendo. Quest’ultima possibilità è stata sfruttata per offrire ai non udenti un tipo di televisione per loro meno penalizzante: i programmi possono essere sottotitolati.
Ciascuno di questi due tipi di v. viene spesso indicato con nomi diversi: a volte si confonde l’uno con l’altro; altre volte, al posto del termine di uso internazionale, ci si serve del nome dato alla concreta attualizzazione che una nazione ne ha fatto (ad esempio, in Italia il teletext è stato introdotto con il nome di televideo, ponendo le condizioni per la confusione, dal momento che il ‘prefisso’ video è impiegato a livello internazionale per indicare l’altro sistema, quello interattivo). La tabella chiarisce quanto si vuole dire, stabilendo anche un confronto tra alcuni Paesi europei.
Come si vede, il nome del sistema interattivo è Videotex, mentre con Teletext si indica la v. non interattiva (broadcasted teletext): gli altri termini indicano il nome delle società che gestiscono il servizio o del servizio stesso. Fanno eccezione i tedeschi che usano solo due nomi.
Il successo di Internet ha provocato la morte (quasi istantanea) del Videotex: la funzione è la stessa, soltanto che Internet mette in rete l’intero pianeta, con costi molto contenuti. Resta invece valido il Teletext, per l’evidente servizio che svolge, grazie alla capillarità con cui distribuisce informazioni anche di utilità pubblica su tutto il territorio di un Paese, a costi pressoché nulli.
a) V. interattiva. In questo caso lo schermo è l’interfaccia che consente il dialogo tra l’utente e una rete telematica vera e propria, dove sono coordinati tra loro i piccoli computer ‘domestici’ (in Francia dove il sistema ha avuto un grande sviluppo nel periodo di massima espansione erano oltre 7 milioni ed erano chiamati minitel), la rete telefonica, una serie di potenti computer come server, i fornitori di servizi e di informazioni. All’utente il sistema offre la possibilità di consultare in modo attivo banche dati o biblioteche, di fare transazioni economiche, prenotare biglietti, acquistare prodotti. Viene utilizzato un proprio segnale video, che viaggia sulle normali linee telefoniche e non ha nulla a che fare con i normali programmi televisivi: una specie di Internet ante litteram.
b) V. non interattiva. La stazione televisiva invia, insieme al segnale televisivo, un certo numero di pagine di videate con testi e grafici, visibili solo a chi interessato ha installato nel televisore un decodificatore speciale. In questo caso l’informazione disponibile si riduce ad alcune centinaia di pagine e lo spettatore può soltanto decidere se attivare il sistema e quale pagina vedere. La grafica e i testi scritti possono essere visti da soli oppure in sovrapposizione alle immagini del programma televisivo che si sta seguendo. Quest’ultima possibilità è stata sfruttata per offrire ai non udenti un tipo di televisione per loro meno penalizzante: i programmi possono essere sottotitolati.
Ciascuno di questi due tipi di v. viene spesso indicato con nomi diversi: a volte si confonde l’uno con l’altro; altre volte, al posto del termine di uso internazionale, ci si serve del nome dato alla concreta attualizzazione che una nazione ne ha fatto (ad esempio, in Italia il teletext è stato introdotto con il nome di televideo, ponendo le condizioni per la confusione, dal momento che il ‘prefisso’ video è impiegato a livello internazionale per indicare l’altro sistema, quello interattivo). La tabella chiarisce quanto si vuole dire, stabilendo anche un confronto tra alcuni Paesi europei.
COS’E’ | ITALIA | FRANCIA | GERMANIA | INGHILTERRA | |
---|---|---|---|---|---|
VIDEOGRAFIA INTERATTIVA |
* Il sistema è costituito da:
* Usa un prorio segnale video |
Termine indicante "videografia interativa" | |||
Videotex | Vidéotex | Videotex o Bildschirmtext (Btx) | Videotex(t) | ||
Nome dato alla realizzazion concreta o alla società che la gestisce | |||||
Videotel 1982 migliorato nel 1987 |
Télétel (Minitel è l’appartecchio in casa) 1975 |
Bildschirmtext (Btx) | Prestel 1973 |
||
VIDEOGRAFIA NON INTERATTIVA |
* Un’emittente televisiva fornisce, oltre ai programmi, delle informazioni espresse in testi e grafica; per visualizzarli sullo schermo c’è bisogno di un decodificatore. L’utente può soltanto decidere di leggere, scegliendo tra le videate disponibili. * usa una parte del segnale video |
Termine indicante "videografia non-interattiva" | |||
Teletext | Télétex(te) | Videotext (VT) o Fersehtext |
Teletext | ||
Nome dato alla realizzazion concreta o alla società che la gestisce | |||||
Televideo | ANTIOPE 1976 |
Videotext (VT) o Fersehtext |
CEEFAX ORACLE 1972 |
Come si vede, il nome del sistema interattivo è Videotex, mentre con Teletext si indica la v. non interattiva (broadcasted teletext): gli altri termini indicano il nome delle società che gestiscono il servizio o del servizio stesso. Fanno eccezione i tedeschi che usano solo due nomi.
Il successo di Internet ha provocato la morte (quasi istantanea) del Videotex: la funzione è la stessa, soltanto che Internet mette in rete l’intero pianeta, con costi molto contenuti. Resta invece valido il Teletext, per l’evidente servizio che svolge, grazie alla capillarità con cui distribuisce informazioni anche di utilità pubblica su tutto il territorio di un Paese, a costi pressoché nulli.
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Bibliografia
- ELLMORE Terry R., NTC’s mass media dictionary, NTC, Lincolnwood (IL) 1991.
- LAMIZED Bernard - SILEM Ahmed, Dictionaire des sciences de l’information et de la comunication, Ellipses, Paris 1997.
- RATZKE Dietrich, Lexikon der Medien. Aktuelle Begriffe Abkürzungen und Adressen, IMK - Verlagsgruppe Frankfurter Allgemeine Zeitung, Frankfurt am Main 1990.
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Note
Come citare questa voce
Lever Franco , Videografia, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (03/12/2024).
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