Algoritmo
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- Bibliografia4
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- Voci correlate
Autore: Michele Pellerey
Successione ordinata e finita di operazioni e decisioni che conduce a un risultato preciso.
1) Il termine deriva dalla latinizzazione del nome di un grande matematico arabo Muhammed Ibn Muza Al Kuvaritzmi (Algorismus). Leonardo Fibonacci nel suo Liber Abaci (1202) inizia spesso le sue affermazioni con l’espressione Dixit Algorismus (Disse l’Algoritmo). Esso è stato ben presto applicato a molti procedimenti matematici universalmente noti e significativi come l’a. euclideo delle divisioni successive, procedimento usato per trovare il massimo comun divisore tra due numeri. Per estensione, con lo sviluppo dell’informatica e dei computer, esso è stato utilizzato per indicare ogni tipo di procedimento che può essere progettato, tradotto in un linguaggio formale conveniente e fatto eseguire da un sistema di elaborazione automatica. Gli a. sono procedure generali che possono essere applicate a interi insiemi di dati. Questi possono essere forniti di volta in volta, oppure assunti da apposite basi di dati (Database), cioè insiemi di dati strutturati e conservati nella memoria di un computer. Perché un computer possa eseguire la procedura indicata da un a. occorre che questo sia trascritto secondo le regole di un linguaggio artificiale che il computer è in grado di interpretare.
2) La disciplina che studia gli a., in particolare quelli legati all’elaborazione delle informazioni, viene denominata algoritmica. Essa costituisce una delle discipline che entrano nel quadro generale dell’informatica. Nel campo della comunicazione multimediale sono particolarmente importanti gli a. che permettono di elaborare le immagini sia quanto a forma, sia quanto a colore. Più in generale il termine, ma soprattutto il concetto, può essere usato in molti contesti della comunicazione sociale quando si tratta di stabilire l’ordine preciso di una sequenza di immagini, di inquadrature, di scene, ecc.
Il concetto di a. è stato anche usato nell’ambito pedagogico e didattico per designare procedure e strategie formative. L. Landa (1974) ha sviluppato una sua teoria dell’insegnamento definita ‘algo-euristica’, che integra metodi di insegnamento di tipo procedurale-esecutivo e di tipo esplorativo-creativo.
1) Il termine deriva dalla latinizzazione del nome di un grande matematico arabo Muhammed Ibn Muza Al Kuvaritzmi (Algorismus). Leonardo Fibonacci nel suo Liber Abaci (1202) inizia spesso le sue affermazioni con l’espressione Dixit Algorismus (Disse l’Algoritmo). Esso è stato ben presto applicato a molti procedimenti matematici universalmente noti e significativi come l’a. euclideo delle divisioni successive, procedimento usato per trovare il massimo comun divisore tra due numeri. Per estensione, con lo sviluppo dell’informatica e dei computer, esso è stato utilizzato per indicare ogni tipo di procedimento che può essere progettato, tradotto in un linguaggio formale conveniente e fatto eseguire da un sistema di elaborazione automatica. Gli a. sono procedure generali che possono essere applicate a interi insiemi di dati. Questi possono essere forniti di volta in volta, oppure assunti da apposite basi di dati (Database), cioè insiemi di dati strutturati e conservati nella memoria di un computer. Perché un computer possa eseguire la procedura indicata da un a. occorre che questo sia trascritto secondo le regole di un linguaggio artificiale che il computer è in grado di interpretare.
2) La disciplina che studia gli a., in particolare quelli legati all’elaborazione delle informazioni, viene denominata algoritmica. Essa costituisce una delle discipline che entrano nel quadro generale dell’informatica. Nel campo della comunicazione multimediale sono particolarmente importanti gli a. che permettono di elaborare le immagini sia quanto a forma, sia quanto a colore. Più in generale il termine, ma soprattutto il concetto, può essere usato in molti contesti della comunicazione sociale quando si tratta di stabilire l’ordine preciso di una sequenza di immagini, di inquadrature, di scene, ecc.
Il concetto di a. è stato anche usato nell’ambito pedagogico e didattico per designare procedure e strategie formative. L. Landa (1974) ha sviluppato una sua teoria dell’insegnamento definita ‘algo-euristica’, che integra metodi di insegnamento di tipo procedurale-esecutivo e di tipo esplorativo-creativo.
Video
Bibliografia
- GOLDSCHLAGER Les - LISTER Andrew, Introduzione all’informatica. Algoritmi, strutture, sistemi, SEI, Torino 1988.
- LANDA Lev N., Algorithmization in learning and instruction, Educational Technology Publications, Englewood Cliffs (NJ) 1986.
- PELLEREY Michele, Informatica, fondamenti scientifici e culturali, SEI, Torino 1986.
- WIRTH Niklaus, Algoritmi + Strutture Dati = Programmi, Tecniche Nuove, Milano 1987.
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Note
Come citare questa voce
Pellerey Michele , Algoritmo, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (21/12/2024).
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