Informazione

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Questo termine (derivato dal latino: letteralmente ‘dar forma’, ‘mettere in forma’ e quindi modellare un contenuto in modo che sia percepibile attraverso i sensi) presenta una gamma di significati estremamente ampia, tale da provocare non poche ambiguità e confusioni. La sua appartenenza al mondo della comunicazione, d’altra parte, risulta evidente a partire dal suo riferimento, il più comune, alla raccolta, elaborazione e diffusione di notizie. Si parla, a questo proposito, di informazione giornalistica o di attualità, che in questo dizionario viene considerata, anzitutto, nella voce Giornalismo e nell’insieme di voci indicate all’inizio della voce stessa.
Sempre in corrispondenza dell’attività giornalistica, il dizionario offre una serie di voci che riguardano i suoi aspetti etici, deontologici, giuridici, politici, sociali, come Carta dei doveri; Carta di Treviso;Deontologia della comunicazione; Diritto e comunicazione;Diffamazione;Direttore responsabile;Giornalismo come testimonianza; Obiettività dell’informazione; Politica e informazione; Potere e comunicazione;Stampa B. Stampa e comunicazione, nonché la teoria del processo giornalistico ( Gatekeeper).
Nella classificazione dei contenuti della comunicazione di massa, l’i. giornalistica costituisce uno dei macrogeneri, insieme alla ricreazione/divertimento/spettacolo e all’educazione/cultura (oggi si potrebbe aggiungere anche la pubblicità). Si tratta di una distinzione discutibile ove se ne pretenda l’esaustività, ma che trova nella pratica operativa e nella suddivisione delle competenze professionali notevoli riscontri (si pensi, ad esempio, alla separazione, nell’organizzazione dell’emittenza radiotelevisiva, tra i programmi giornalistici, di spettacolo, educativi, ecc.).
Strettamente legato agli studi sulla trasmissione di segnali mediante macchine (ma anche tra esseri umani) è il concetto di i. adottato dalla Teoria dell’informazione Questa teoria, interessata essenzialmente agli aspetti fisici, quantitativi, statistici, tecnologici, economici della comunicazione, ha largamente favorito altri fondamentali approcci ai problemi che la riguardano. Formulata nei suoi tratti fondamentali da Claude E. Shannon, la teoria dell’i. ha profondamente influenzato non solo gli studiosi e le scienze interessate alla comunicazione – linguistica, semiologia, psicologia, sociologia, ecc. – ma praticamente tutte le scienze che si occupano di flussi di segnali e dei processi relativi (ad esempio la biologia, la neurologia). Oltre alle voci relative a Shannon e al suo coautore Warren Weaver, il dizionario registra altre voci relative alla teoria dell’i. o a essa collegabili, come Cibernetica;Codice;Codifica;Contesto;Decodifica; Decodificatore; Entropia; Feedback;Fonte dell’informazione; Messaggio; Ridondanza; Segnale.
Il termine i. emerge anche come radice di Informatica (i. automatica, espressione di derivazione francese: information automatique), scienza e tecnica dell’elaborazione automatica delle i., nell’ambito della quale l’i. viene concepita come qualsiasi dato trattabile in forma digitale.

A. Z.

Bibliografia

  • HIMANEN Pekka, L’etica hacker e lo spirito dell’età dell’informazione, Feltrinelli, Milano 2001.
  • ROSATI Luca, Architettura dell’informazione. Trovabilità: dagli oggetti quotidiani al Web, Apogeo, Milano 2007.
  • SEIFE Charles, Le menzogne del web : Internet e il lato sbagliato dell'informazione, Bollati Boringhieri, Torino 2015.

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Note

Come citare questa voce
Zanacchi Adriano , Informazione, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (03/12/2024).
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