Canone

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In linea generale, nell’ambito delle comunicazioni sociali attraverso media elettronici, il termine c. designa il corrispettivo dovuto per la fruizione di un servizio radiotelevisivo.
Nel sistema italiano, caratterizzato fino a tempi relativamente recenti dal monopolio pubblico radiotelevisivo e, successivamente, dalla priorità accordata per legge alla concessionaria del servizio pubblico di radiodiffusione (Rai), esso viene riferito specificamente, appunto, al servizio pubblico: e proprio per tale motivo, configurato in termini tributari, assume la forma di una imposta sulla detenzione di apparecchi per la ricezione delle trasmissioni televisive.
Con il superamento del monopolio pubblico e la generalizzazione delle tecnologie multimediali di trasmissione, in particolare attraverso il satellite, che hanno visto l’affermarsi di nuove modalità di presentazione e di offerta del prodotto radiotelevisivo, in particolare con le diverse forme di televisioni a pagamento (pay-Tv, near video on demand, video on demand), il termine viene utilizzato, in senso atecnico e svincolato da qualsiasi riferimento alla originaria connotazione tributaristica, per designare il corrispettivo dell’abbonamento televisivo.

G. V.

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Note

Come citare questa voce
Votano Giulio , Canone, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (03/12/2024).
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