Computergrafica
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Autore: Roberto Mastroianni
Si definisce c. la gestione in formato digitale di informazioni visive e la loro elaborazione da parte del computer. Questo processo può avvenire in due modi.
In primo luogo, è possibile fornire al computer immagini realizzate ‘all’esterno’. Questo può essere fatto, ad esempio, utilizzando lo scanner per acquisire fotografie o disegni, o usando una macchina fotografica digitale, in grado di trasmettere direttamente i propri dati al computer, senza alcuna conversione. Le immagini possono poi essere modificate dal computer attraverso l’uso di un programma grafico.
In alternativa, è possibile far generare le immagini direttamente al computer. In tal caso, il computer lavorerà, seguendo le indicazioni dell’utente e sfruttando una serie di conoscenze geometriche fornitegli dal programma usato, costruendo immagini complesse a partire da figure geometriche semplici: linee, curve, solidi tridimensionali. Questa tecnica può essere applicata a immagini sia bidimensionali, sia tridimensionali: in quest’ultimo caso, i programmi sono spesso in grado di simulare la rotazione e il movimento nello spazio degli oggetti grafici generati.
La strada della generazione delle immagini direttamente al computer è seguita da molti programmi per il design architettonico o industriale (si tratta dei cosiddetti programmi CAD - Computer Aided Design) e trova la propria punta più avanzata nei programmi in grado di generare ambienti di realtà virtuale, nei quali l’utente può muoversi attraverso il mouse e il monitor, o attraverso dispositivi particolari come tute e visori.
Le due possibilità che abbiamo delineato, comunque, non sono necessariamente esclusive: è possibile integrare elementi reali o grafici (acquisiti da foto o disegni), con elementi generati direttamente al computer. È in questo modo, ad esempio, che sono stati realizzati alcuni fra gli effetti speciali digitali più spettacolari dei film campioni d’incasso negli ultimi anni, da Jurassic Park a Titanic a Final fantasy, e allestiti veri e propri studi televisivi virtuali dove l’intera scenografia è generata esclusivamente dal computer che gestisce anche la perfetta integrazione di elementi reali (personaggi) ripresi dalla telecamera (Chromakey).
La potenza di calcolo necessaria per gestire al meglio immagini così complesse è notevole: se un po’ di c. casalinga è ormai possibile su qualunque personal, per applicazioni professionali sono necessarie macchine dedicate (le cosiddette workstation grafiche), dal costo spesso assai elevato. (Composizione grafica)
In primo luogo, è possibile fornire al computer immagini realizzate ‘all’esterno’. Questo può essere fatto, ad esempio, utilizzando lo scanner per acquisire fotografie o disegni, o usando una macchina fotografica digitale, in grado di trasmettere direttamente i propri dati al computer, senza alcuna conversione. Le immagini possono poi essere modificate dal computer attraverso l’uso di un programma grafico.
In alternativa, è possibile far generare le immagini direttamente al computer. In tal caso, il computer lavorerà, seguendo le indicazioni dell’utente e sfruttando una serie di conoscenze geometriche fornitegli dal programma usato, costruendo immagini complesse a partire da figure geometriche semplici: linee, curve, solidi tridimensionali. Questa tecnica può essere applicata a immagini sia bidimensionali, sia tridimensionali: in quest’ultimo caso, i programmi sono spesso in grado di simulare la rotazione e il movimento nello spazio degli oggetti grafici generati.
La strada della generazione delle immagini direttamente al computer è seguita da molti programmi per il design architettonico o industriale (si tratta dei cosiddetti programmi CAD - Computer Aided Design) e trova la propria punta più avanzata nei programmi in grado di generare ambienti di realtà virtuale, nei quali l’utente può muoversi attraverso il mouse e il monitor, o attraverso dispositivi particolari come tute e visori.
Le due possibilità che abbiamo delineato, comunque, non sono necessariamente esclusive: è possibile integrare elementi reali o grafici (acquisiti da foto o disegni), con elementi generati direttamente al computer. È in questo modo, ad esempio, che sono stati realizzati alcuni fra gli effetti speciali digitali più spettacolari dei film campioni d’incasso negli ultimi anni, da Jurassic Park a Titanic a Final fantasy, e allestiti veri e propri studi televisivi virtuali dove l’intera scenografia è generata esclusivamente dal computer che gestisce anche la perfetta integrazione di elementi reali (personaggi) ripresi dalla telecamera (Chromakey).
La potenza di calcolo necessaria per gestire al meglio immagini così complesse è notevole: se un po’ di c. casalinga è ormai possibile su qualunque personal, per applicazioni professionali sono necessarie macchine dedicate (le cosiddette workstation grafiche), dal costo spesso assai elevato. (Composizione grafica)
R. Mastroianni
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Come citare questa voce
Mastroianni Roberto , Computergrafica, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (26/12/2024).
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