Wiener Norbert
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Autore: Carlo Gagliardi
Matematico e filosofo, tra i massimi scienziati americani del ventesimo secolo (insieme con Von Neumann e Shannon), nato nel 1894 a Columbia (Missouri), fondatore della cibernetica, da lui definita studio del controllo e della comunicazione nell’animale e nella macchina. Bambino prodigio, diplomato a quattordici anni, laureato in lettere a diciassette e dottore in filosofia a diciotto presso l’Harvard University, tesi in logica matematica e filosofia, segue poi corsi di perfezionamento alla Cambridge University, a Gottingen e a Copenaghen; annovera tra i suoi docenti Russell, Whitehead e Husserl. Insegna a Harvard e all’University of Maine, durante la prima guerra mondiale conduce studi balistici e dopo, a partire dal 1919, è professore di matematica al Massachusetts Institute of Technology. Esercita su di lui un’influenza decisiva il fisico J. W. Gibbs, il cui lavoro di ‘meccanica statistica’, basato sulla probabilità in alternativa al determinismo di Newton, ispira una caratteristica di quell’universo contingente da cui scaturirà la teoria di W.
Nel 1920 applica ai problemi della comunicazione l’analisi armonica, teoria generale dei fenomeni vibratori di Fourier, mentre a seguito dell’incontro con il neurofisiologo Rosenblueth (1932) estende all’uomo il proprio campo d’indagine. L’interesse per il modello di comunicazione diventa centrale nel corso dell’ultima guerra, con la concezione di dispositivi automatici di puntamento per antiaeree in cui W., mutuando dall’ingegneria elettrica il concetto di feedback, considera l’operatore emittente e ricevitore di messaggi, parte integrante di un sistema-guida per la correzione degli scarti. L’operatività di servomeccanismi, orientati all’errore globale minimo, sarà da lui applicata in altri ambiti come i computer e la robotica, il sistema nervoso (curiosità: qualifica la neurofisiologia come meteorologia cerebrale) e quello biologico (omeostasi), la società e l’economia. W. muore nel 1964.
Al 1943 risale la prima formulazione della teoria su comunicazione e controllo nell’articolo che A. Rosenblueth, N. Wiener e J. Bigelow pubblicano sulla rivista Philosophy of SciencesBehavior, purpose and teleology (trad. it.: Comportamento, obiettivo e teleologia, in Rossi, 1978). L’opera fondamentale di Norbert W. è Cybernetics, or Control and communication in the animal and the machine (ed. orig. 1948; trad. it.: Cibernetica. Controllo e comunicazione nell’animale e nella macchina, Bompiani, Milano 1953). Altri contributi: The human use of human beings: cybernetics and society, Houghton Mifflin, Boston (MA), 1950 (trad. it.: Introduzione alla cibernetica, Torino, Boringhieri, 1976 ); God and Golem, inc.; a comment on certain points where cybernetics impinges on religion, Mit Press, Cambridge (MA) 1964 (trad. it.: Dio & Golem s.p.a: cibernetica e religione, Torino, Boringhieri, 1991). Da segnalare infine due volumi di memorie: Ex-Prodigy. My childhood and youth, Simon and Schuster, New York 1953; I am a mathematician. The later life of a prodigy, Doubleday & Company, New York 1956.
W. chiama la sua scienza cibernetica, dal termine greco impiegato da Platone per ‘arte del timoniere’ o del ‘governare’ (più tardi riconobbe che era stato già adottato da A. M. Ampère), volendo con essa sviluppare nello stesso campo di studio "quello che in contesto umano è il pensiero e in ingegneria è noto come controllo e comunicazione". Sia l’una sia l’altra di queste operazioni comportano uno scambio di messaggi in andata e ritorno, azione e retroazione: elemento distintivo rispetto alla teoria dell’informazione che Shannon (ex allievo di W.) pubblica nello stesso periodo e in cui non viene approfondito il concetto di retroazione. Tra le interazioni uomo-uomo e uomo-macchina le somiglianze sono di gran lunga superiori alle differenze. Comunque W., Shannon e Von Neumann (con la sua ‘teoria dei giochi’) hanno contribuito a spostare la centralità dalle nozioni di materia ed energia a quelle di comunicazione e conservazione dell’informazione. In particolare secondo W. "il mondo non è un fenomeno isolato, ma uno tra quelli possibili in una certa distribuzione di probabilità". Vale a dire, nel mondo c’è interdipendenza tra tutte le cose, ma essa è più o meno completa, dal momento che la determinazione di un elemento lascia agli altri una libertà regolata dalle leggi della statistica.
Con The human use of human beings W. esplicita la propria teoria e si approssima maggiormente a temi sociali, descrivendo l’informazione come "mezzo di relazioni" nel sistema-comunicazione. In God and Golem, Inc. dà invece spazio a preoccupazioni di ordine etico e religioso circa le applicazioni della cibernetica: dagli armamenti (missili, ecc) alle "macchine pensanti", a quelle che "si riproducono".
Nel 1920 applica ai problemi della comunicazione l’analisi armonica, teoria generale dei fenomeni vibratori di Fourier, mentre a seguito dell’incontro con il neurofisiologo Rosenblueth (1932) estende all’uomo il proprio campo d’indagine. L’interesse per il modello di comunicazione diventa centrale nel corso dell’ultima guerra, con la concezione di dispositivi automatici di puntamento per antiaeree in cui W., mutuando dall’ingegneria elettrica il concetto di feedback, considera l’operatore emittente e ricevitore di messaggi, parte integrante di un sistema-guida per la correzione degli scarti. L’operatività di servomeccanismi, orientati all’errore globale minimo, sarà da lui applicata in altri ambiti come i computer e la robotica, il sistema nervoso (curiosità: qualifica la neurofisiologia come meteorologia cerebrale) e quello biologico (omeostasi), la società e l’economia. W. muore nel 1964.
Al 1943 risale la prima formulazione della teoria su comunicazione e controllo nell’articolo che A. Rosenblueth, N. Wiener e J. Bigelow pubblicano sulla rivista Philosophy of SciencesBehavior, purpose and teleology (trad. it.: Comportamento, obiettivo e teleologia, in Rossi, 1978). L’opera fondamentale di Norbert W. è Cybernetics, or Control and communication in the animal and the machine (ed. orig. 1948; trad. it.: Cibernetica. Controllo e comunicazione nell’animale e nella macchina, Bompiani, Milano 1953). Altri contributi: The human use of human beings: cybernetics and society, Houghton Mifflin, Boston (MA), 1950 (trad. it.: Introduzione alla cibernetica, Torino, Boringhieri, 1976 ); God and Golem, inc.; a comment on certain points where cybernetics impinges on religion, Mit Press, Cambridge (MA) 1964 (trad. it.: Dio & Golem s.p.a: cibernetica e religione, Torino, Boringhieri, 1991). Da segnalare infine due volumi di memorie: Ex-Prodigy. My childhood and youth, Simon and Schuster, New York 1953; I am a mathematician. The later life of a prodigy, Doubleday & Company, New York 1956.
W. chiama la sua scienza cibernetica, dal termine greco impiegato da Platone per ‘arte del timoniere’ o del ‘governare’ (più tardi riconobbe che era stato già adottato da A. M. Ampère), volendo con essa sviluppare nello stesso campo di studio "quello che in contesto umano è il pensiero e in ingegneria è noto come controllo e comunicazione". Sia l’una sia l’altra di queste operazioni comportano uno scambio di messaggi in andata e ritorno, azione e retroazione: elemento distintivo rispetto alla teoria dell’informazione che Shannon (ex allievo di W.) pubblica nello stesso periodo e in cui non viene approfondito il concetto di retroazione. Tra le interazioni uomo-uomo e uomo-macchina le somiglianze sono di gran lunga superiori alle differenze. Comunque W., Shannon e Von Neumann (con la sua ‘teoria dei giochi’) hanno contribuito a spostare la centralità dalle nozioni di materia ed energia a quelle di comunicazione e conservazione dell’informazione. In particolare secondo W. "il mondo non è un fenomeno isolato, ma uno tra quelli possibili in una certa distribuzione di probabilità". Vale a dire, nel mondo c’è interdipendenza tra tutte le cose, ma essa è più o meno completa, dal momento che la determinazione di un elemento lascia agli altri una libertà regolata dalle leggi della statistica.
Con The human use of human beings W. esplicita la propria teoria e si approssima maggiormente a temi sociali, descrivendo l’informazione come "mezzo di relazioni" nel sistema-comunicazione. In God and Golem, Inc. dà invece spazio a preoccupazioni di ordine etico e religioso circa le applicazioni della cibernetica: dagli armamenti (missili, ecc) alle "macchine pensanti", a quelle che "si riproducono".
Bibliografia
- FUCHS Walter R., La cibernetica illustrata, Rizzoli, Milano 1968.
- GARDNER Howard, The mind's new science. A history of the cognitive revolution, Basic Books, New York 1985.
- HEIMS Steve, The cybernetics group, MIT Press, Cambridge (MA) 1991.
- HEIMS Steve, John von Neumann and Norbert Wiener. From matemathics to the technologies of life and death, MIT Press, Cambridge (MA) 1980.
- MASANI P. R., Norbert Wiener, 1894-1964, Birkhäuser Verlag, Boston (MA) 1989.
- MASANI P. R., Norbert Wiener: collected works, vol. 1-4, MIT Press, Cambridge (MA) 1985 (ed orig. 1976).
- ROSSI Paolo Aldo (ed.), Cibernetica e teoria dell’informazione, La Scuola, Brescia 1978.
- STEIER F., Norbert Wiener (1894-1964) in BARNOUW E. - GERBNER G., International Encyclopedia of Communications, Oxford University Press, New York 1989.
- WIENER Norbert, The human use of human beings. Cybernetics and society, Free Association Books, London 1989, In rete: http://21stcenturywiener.org/wp-content/uploads/2013/11/The-Human-Use-of-Human-Beings-by-N.-Wiener.pdf.
- WIENER Norbert, Ex-Prodigy: my childhood and youth, MIT Press, Massachusetts 1979 (ed. orig. 1953).
- WIENER Norbert, Dio & Golem s.p.a.. Cibernetica e religione, Bollati Boringhieri, Torino 1991.
- WIENER Norbert, Introduzione alla cibernetica. L'uso umano degli esseri umani, Boringhieri, Torino 1976.
- WIENER Norbert, La cibernetica. Controllo e comunicazione nell'animale e nella macchina, Il Saggiatore, Milano 1968.
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Come citare questa voce
Gagliardi Carlo , Wiener Norbert, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (23/11/2024).
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