Von Neumann John
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Autore: Franco Lever
Ungherese di nascita (Budapest 1903). La sua formazione avviene nelle università di Budapest, Berlino (vi segue le lezioni di A. Einstein), Zurigo (si laurea in ingegneria chimica) e di nuovo a Budapest, dove conduce alcune importanti ricerche che lo portano al dottorato in matematica (1926). L’anno successivo, a 24 anni, è privat Dozent di matematica all’Università di Berlino; nel 1928 pubblica Zur Theorie der Gesellschaft-Spiele (Sulla teoria dei giochi di società); nel 1929 lascia la Germania e insegna all’università di Amsterdam.
Nel 1930 accetta l’invito come visiting professor rivoltogli dall’Università di Princeton (USA). Nel 1931 diviene permanent professor e nel 1933 dopo aver pubblicato uno dei suoi contributi più originali, Matematische Grundlagen der Quantenmechanik (I fondamenti matematici della meccanica quantistica, Il poligrafo, Padova, 1998) viene associato all’Institut for Advanced Studies della stessa Princeton University ed entra a far parte dell’élite scientifica del Paese. Nel 1937 ottiene la cittadinanza statunitense e per vent’anni ha un ruolo di primissimo piano come docente e ricercatore, come consulente e poi membro della Atomic Energy Commission. Muore a Washington a poco più di cinquant’anni, nel 1957.
Ricordare le altre sue pubblicazioni significa cogliere la varietà e, nello stesso tempo, l’unitarietà dei suoi interessi, focalizzati sulla formalizzazione dei problemi in linguaggio matematico, attinenti l’economia, la fisica atomica, la geometria, l’analisi dei processi decisionali, l’elaborazione dell’informazione. A Vienna, nel 1937, viene pubblicato lo studio dal titolo über ein ökonomisches Gleichungssystem und eine Verallgemeinerung des Brouwerschen Fixpunktsatzes (Sopra un sistema economico di equazioni e una generalizzazione del teorema del punto fisso di Brouwer,); del 1944 è il volume scritto con Oskar Morgernstern Theory of games and economic behavior (Teoria dei giochi e comportamento economico, più tardi rielaborato e ristampato nel 1953); Functional operators (Operatori funzionali, 1950); Probabilistic logics (Logiche probabilistiche, 1956). Altri contributi e relazioni sono stati pubblicati postumi: The computer and the brain (Il computer e il cervello, 1958), Continuous geometry (Geometria continua, 1960) e Theory of self-reproducing automata (Teoria degli automi in grado di riprodursi, 1966). Tutti gli scritti di V. N. sono oggi disponibili nei sei volumi, curati da A. H. Taub, The collected works of John von Neumann (Pergamon, Oxford 1961-1963). In italiano sono reperibili due suoi testi importanti (Il calcolatore e il cervello e La logica degli automi e la loro autoriproduzione) nell’antologia dedicata alla cibernetica La filosofia degli automi a cura di V. Somenzi (Torino, Boringhieri 1965).
N. è considerato uno degli scienziati più geniali e innovatori del sec. XX. Il suo contributo ha toccato sia il campo strettamente teorico, sia quello applicativo-tecnologico: proprio per i suoi studi sulla meccanica quantistica venne chiamato a far parte del gruppo di scienziati del progetto Los Alamos per la realizzazione della bomba atomica; le ricerche nell’ambito della matematica applicata all’individuazione della comportamento ottimale individuale o collettivo in situazioni di conflitti di interesse, lo hanno portato a definire un quadro organico di idee a cui ha dato il nome di teoria dei giochi; le sue intuizioni a livello di logica matematica resero possibile la progettazione del potentissimo per quei tempi computer MANIAC (Mathematical Analyser, Numerical Integrator and Computer), grazie al quale venne realizzata e testata la prima bomba all’idrogeno (1952). Nel 1956 la Atomic Energy Commission gli conferì il prestigioso premio Enrico Fermi per il suo contributo eccezionale alla progettazione e realizzazione dei computer elettronici.
Per quanto riguarda l’ambito degli studi sulla comunicazione gli apporti più significativi di N. oltre alla teoria dei giochi sono le sue ricerche sulla conoscenza e sulla percezione umana, in vista della progettazione di nuovi computer. Negli ultimi studi, pubblicati postumi in Computer and the brain e Theory of self-reproducing automata, V. N. si impegna a dimostrare per via matematica la possibilità logica di realizzare dei computer capaci di agire come ‘organismi artificiali’, in grado cioè di organizzarsi, di crescere e di mutare in modo analogo a quanto fanno i vegetali, capaci persino di elaborare informazione come fa il cervello umano.
Nel 1930 accetta l’invito come visiting professor rivoltogli dall’Università di Princeton (USA). Nel 1931 diviene permanent professor e nel 1933 dopo aver pubblicato uno dei suoi contributi più originali, Matematische Grundlagen der Quantenmechanik (I fondamenti matematici della meccanica quantistica, Il poligrafo, Padova, 1998) viene associato all’Institut for Advanced Studies della stessa Princeton University ed entra a far parte dell’élite scientifica del Paese. Nel 1937 ottiene la cittadinanza statunitense e per vent’anni ha un ruolo di primissimo piano come docente e ricercatore, come consulente e poi membro della Atomic Energy Commission. Muore a Washington a poco più di cinquant’anni, nel 1957.
Ricordare le altre sue pubblicazioni significa cogliere la varietà e, nello stesso tempo, l’unitarietà dei suoi interessi, focalizzati sulla formalizzazione dei problemi in linguaggio matematico, attinenti l’economia, la fisica atomica, la geometria, l’analisi dei processi decisionali, l’elaborazione dell’informazione. A Vienna, nel 1937, viene pubblicato lo studio dal titolo über ein ökonomisches Gleichungssystem und eine Verallgemeinerung des Brouwerschen Fixpunktsatzes (Sopra un sistema economico di equazioni e una generalizzazione del teorema del punto fisso di Brouwer,); del 1944 è il volume scritto con Oskar Morgernstern Theory of games and economic behavior (Teoria dei giochi e comportamento economico, più tardi rielaborato e ristampato nel 1953); Functional operators (Operatori funzionali, 1950); Probabilistic logics (Logiche probabilistiche, 1956). Altri contributi e relazioni sono stati pubblicati postumi: The computer and the brain (Il computer e il cervello, 1958), Continuous geometry (Geometria continua, 1960) e Theory of self-reproducing automata (Teoria degli automi in grado di riprodursi, 1966). Tutti gli scritti di V. N. sono oggi disponibili nei sei volumi, curati da A. H. Taub, The collected works of John von Neumann (Pergamon, Oxford 1961-1963). In italiano sono reperibili due suoi testi importanti (Il calcolatore e il cervello e La logica degli automi e la loro autoriproduzione) nell’antologia dedicata alla cibernetica La filosofia degli automi a cura di V. Somenzi (Torino, Boringhieri 1965).
N. è considerato uno degli scienziati più geniali e innovatori del sec. XX. Il suo contributo ha toccato sia il campo strettamente teorico, sia quello applicativo-tecnologico: proprio per i suoi studi sulla meccanica quantistica venne chiamato a far parte del gruppo di scienziati del progetto Los Alamos per la realizzazione della bomba atomica; le ricerche nell’ambito della matematica applicata all’individuazione della comportamento ottimale individuale o collettivo in situazioni di conflitti di interesse, lo hanno portato a definire un quadro organico di idee a cui ha dato il nome di teoria dei giochi; le sue intuizioni a livello di logica matematica resero possibile la progettazione del potentissimo per quei tempi computer MANIAC (Mathematical Analyser, Numerical Integrator and Computer), grazie al quale venne realizzata e testata la prima bomba all’idrogeno (1952). Nel 1956 la Atomic Energy Commission gli conferì il prestigioso premio Enrico Fermi per il suo contributo eccezionale alla progettazione e realizzazione dei computer elettronici.
Per quanto riguarda l’ambito degli studi sulla comunicazione gli apporti più significativi di N. oltre alla teoria dei giochi sono le sue ricerche sulla conoscenza e sulla percezione umana, in vista della progettazione di nuovi computer. Negli ultimi studi, pubblicati postumi in Computer and the brain e Theory of self-reproducing automata, V. N. si impegna a dimostrare per via matematica la possibilità logica di realizzare dei computer capaci di agire come ‘organismi artificiali’, in grado cioè di organizzarsi, di crescere e di mutare in modo analogo a quanto fanno i vegetali, capaci persino di elaborare informazione come fa il cervello umano.
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Bibliografia
- ASPRAY William, John von Neumann and the origins of modern computing, MIT Press, Cambridge (MA) 1990.
- GLIMM James - IMPAGLIAZZO John - SINGER Isadore (eds.), The legacy of John von Neumann, American Mathematical Society, New York 1990.
- GOLDSTINE Herman Heine, The computer from Pascal to von Neumann, Princeton University Press, Princeton (NJ) 1993 (ed orig 1972)..
- HEIMS Steve, John von Neumann and Norbert Wiener. From matemathics to the technologies of life and death, MIT Press, Cambridge (MA) 1980.
- ISRAEL Giorgio, Il mondo come gioco matematico. John von Neumann, Scienziato del Novecento, NIS, Roma 1995.
- MACRAE Norman, John Von Neumann, The scientific genius who pioneered the modern computer. Game theorym nuclear deterrence and much more, American Mathematical Society, Providence (RI) 1999.
- MIKLÓS Rédei (ed), John von Neumann: selected letters, American Mathematical Society, New York 2005.
- POUNDSTONE William, Prisoner’s dilemma. Game theory and the puzzle of the bomb, Anchor Books/Doubleday, Westminster (MD) 1993.
- VON NEUMANN John - MORGENSTERN Oskar - RUBINSTEIN Ariel - KUHN Harold William, Theory of games and economic behavior, Princeton University Press, Princeton (NJ) 2004 (orig. ed. 1944)..
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Note
Come citare questa voce
Lever Franco , Von Neumann John, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (18/11/2024).
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