Cable Tv (Tv via cavo)
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Autore: Leandro Castellani
Sistema di diffusione dei segnali televisivi che utilizza, in luogo della tradizionale trasmissione via etere, una rete di cavi coassiali (Cavo) o di fibre ottiche.
La c.t. si è diffusa inizialmente negli Stati Uniti e in Canada a partire dagli anni Settanta per incontrare un progressivo sviluppo in tutto il mondo. È possibile individuare tre diverse fasi: il ‘cavo passivo’, cioè la ridistribuzione di programmi trasmessi dalle varie emittenti per ovviare agli inconvenienti di propagazione dei segnali attraverso l’etere dovuti a ostacoli naturali o artificiali (in particolare i rilievi montuosi o gli edifici elevati nelle zone cittadine); il ‘cavo attivo’, trasmissione diretta di emittenti locali (come nella prima fioritura di Tv private in Italia nel 1972-1974) o di gruppi a diffusione limitata; il ‘cavo interattivo’, cioè lo sfruttamento della bi-direzionalità resa possibile dal sistema cablato, vale a dire la possibilità per i riceventi non solo di ‘ricevere’ dati ma di inviarli all’emittente centrale, il che consente la partecipazione a quiz televisivi, ecc.
Ma l’utilizzazione attuale più diffusa è quella delle ‘televisioni a pagamento’ o pay-Tv, limitate ai soli abbonati collegati al servizio tramite il cavo. Sono nati circuiti televisivi in abbonamento a contenuto specifico. Tipico il caso della CNN, che utilizza l’accoppiata cavo-satellite per trasmettere esclusivamente attualità; ma esistono pay-Tv riservate a programmi di divulgazione, d’aggiornamento medico, pornografici, ecc.
La c.t. consente inoltre il collegamento fra banche-dati, emittenti centrali e personal computer in modo da dar vita a una vera e propria rete informatica: tale sistema è stato sperimentato nella cittadina di Higashi Hikoma in Giappone, dove l’intera vita comunitaria (scuola, incontri sociali o culturali, visite mediche, acquisti, ecc.) è stata integrata in una rete cablata.
La possibilità di creare una rete informatica interattiva che egemonizzi la vita comunitaria pone una serie di problemi a vari livelli: da quello del controllo politico del sistema cablato a quello della pericolosa creazione di ‘società artificiali’ gestite da un’unica emittente.
La c.t. si è diffusa inizialmente negli Stati Uniti e in Canada a partire dagli anni Settanta per incontrare un progressivo sviluppo in tutto il mondo. È possibile individuare tre diverse fasi: il ‘cavo passivo’, cioè la ridistribuzione di programmi trasmessi dalle varie emittenti per ovviare agli inconvenienti di propagazione dei segnali attraverso l’etere dovuti a ostacoli naturali o artificiali (in particolare i rilievi montuosi o gli edifici elevati nelle zone cittadine); il ‘cavo attivo’, trasmissione diretta di emittenti locali (come nella prima fioritura di Tv private in Italia nel 1972-1974) o di gruppi a diffusione limitata; il ‘cavo interattivo’, cioè lo sfruttamento della bi-direzionalità resa possibile dal sistema cablato, vale a dire la possibilità per i riceventi non solo di ‘ricevere’ dati ma di inviarli all’emittente centrale, il che consente la partecipazione a quiz televisivi, ecc.
Ma l’utilizzazione attuale più diffusa è quella delle ‘televisioni a pagamento’ o pay-Tv, limitate ai soli abbonati collegati al servizio tramite il cavo. Sono nati circuiti televisivi in abbonamento a contenuto specifico. Tipico il caso della CNN, che utilizza l’accoppiata cavo-satellite per trasmettere esclusivamente attualità; ma esistono pay-Tv riservate a programmi di divulgazione, d’aggiornamento medico, pornografici, ecc.
La c.t. consente inoltre il collegamento fra banche-dati, emittenti centrali e personal computer in modo da dar vita a una vera e propria rete informatica: tale sistema è stato sperimentato nella cittadina di Higashi Hikoma in Giappone, dove l’intera vita comunitaria (scuola, incontri sociali o culturali, visite mediche, acquisti, ecc.) è stata integrata in una rete cablata.
La possibilità di creare una rete informatica interattiva che egemonizzi la vita comunitaria pone una serie di problemi a vari livelli: da quello del controllo politico del sistema cablato a quello della pericolosa creazione di ‘società artificiali’ gestite da un’unica emittente.
L. C.
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Castellani Leandro , Cable Tv (Tv via cavo), in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (03/12/2024).
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