Comunicato
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Autore: Piero Trupia
Tradizionalmente ‘comunicato-stampa’ in quanto destinato ai giornali; oggi, anche se inviato ai media elettronici, conserva la stessa denominazione.
Il c. è una nota informativa su un evento della vita interna di un soggetto, pubblico o privato, ritenuto di interesse per il vasto pubblico e la cui trattazione sui media si ritiene possa contribuire alla creazione di un’immagine positiva del soggetto emittente.
Il c. deve contenere una notizia reale e fattuale e non una semplice intenzione o un mero auspicio, intendendo per reale anche un progetto, purché fattibile entro il quadro strutturale del soggetto emittente.
La forma del c. è schematica e deve privilegiare l’informazione sul giudizio, a meno che questo non sia chiaramente attribuito a un soggetto che abbia una rilevanza presso l’opinione pubblica ( Opinion making).
Il c. ha una ampiezza standard che in ogni caso non deve superare i 1500 caratteri. Non deve avere taglio giornalistico, evitando pertanto l’enfasi e ogni tipo di coloritura.
L’argomento trattato deve essere unico anche se i fatti e le notizie a esso afferenti possono essere molteplici.
Il c. può essere riservato a una testata o diffuso mediante un’agenzia, in modo che sia ripreso dalla o dalle testate interessate. Fuori testo può essere data indicazione di fonti e documenti a supporto, da fornire agli interessati in apposita ‘cartella stampa’. Per ragioni logistiche il c. va diffuso in tempo utile per il lavoro di redazione, normalmente nel primo pomeriggio.
Col termine c. si indica anche l’inserzione pubblicitaria radiofonica o televisiva ed è quindi l’equivalente di spot (o Commercial).
Il c. è una nota informativa su un evento della vita interna di un soggetto, pubblico o privato, ritenuto di interesse per il vasto pubblico e la cui trattazione sui media si ritiene possa contribuire alla creazione di un’immagine positiva del soggetto emittente.
Il c. deve contenere una notizia reale e fattuale e non una semplice intenzione o un mero auspicio, intendendo per reale anche un progetto, purché fattibile entro il quadro strutturale del soggetto emittente.
La forma del c. è schematica e deve privilegiare l’informazione sul giudizio, a meno che questo non sia chiaramente attribuito a un soggetto che abbia una rilevanza presso l’opinione pubblica ( Opinion making).
Il c. ha una ampiezza standard che in ogni caso non deve superare i 1500 caratteri. Non deve avere taglio giornalistico, evitando pertanto l’enfasi e ogni tipo di coloritura.
L’argomento trattato deve essere unico anche se i fatti e le notizie a esso afferenti possono essere molteplici.
Il c. può essere riservato a una testata o diffuso mediante un’agenzia, in modo che sia ripreso dalla o dalle testate interessate. Fuori testo può essere data indicazione di fonti e documenti a supporto, da fornire agli interessati in apposita ‘cartella stampa’. Per ragioni logistiche il c. va diffuso in tempo utile per il lavoro di redazione, normalmente nel primo pomeriggio.
Col termine c. si indica anche l’inserzione pubblicitaria radiofonica o televisiva ed è quindi l’equivalente di spot (o Commercial).
P. T.
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Come citare questa voce
Trupia Piero , Comunicato, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (22/12/2024).
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