Video 8

Nel 1988 la Sony, come in precedenza la Philips e la Grundig (Video2000), cedeva alla supremazia commerciale del VHS e chiudeva le linee di produzione del Betamax, il suo registratore a cassette con nastro a 1/2 pollice. Nello stesso tempo però apriva un altro fronte, quello dei camcorder ultraleggeri presentando il Video Walkman 8: dimensioni ‘palmari’ (nel senso che l’apparecchio stava sul palmo di una mano), cassette analoghe per dimensioni alle cassette audio, nastro da 1/4 di pollice, qualità dell’immagine non inferiore al VHS, qualità sonora decisamente migliore. Gli studi di mercato avevano individuato una nicchia significativa di potenziali acquirenti, interessati al camcorder come a un sostituto della macchina fotografica, da portare con sé in viaggio.
Per non correre il rischio di ripetere l’insuccesso del Betamax, questa volta la Sony concede la licenza di costruzione anche ad altre grandi industrie produttrici: il Video 8 ottiene un discreto successo. Qualche anno dopo viene ulteriormente migliorato, con l’adozione della registrazione audio ad alta fedeltà e della stessa tecnica di registrazione video del S-VHS (segnali di luminanza e crominanza tenuti separati).
Nel 1999 la Sony ha introdotto un nuovo sistema, il Digital 8, compatibile con i vecchi nastri Video 8 ed anche in grado di registrare il segnale (video e audio) in linguaggio digitale, secondo lo standard DV. In questo modo coloro che possiedono un vasto archivio di cassette Video 8 e vogliono passare al digitale, hanno a disposizione una macchina che esalta la ricchezza dell’archivio (nel senso che è possibile ricodificare le vecchie riprese in linguaggio digitale, per elaborarle come più piace per mezzo di un computer adatto) e nello stesso tempo garantisce la qualità della registrazione digitale.

F. L.