Video2000
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Autore: Franco Lever
È il nome del sistema di videoregistrazione amatoriale lanciato dalla Philips e dalla Grundig nel 1980 per tentare di contrastare il predominio dell’industria giapponese. L’industria europea fino agli anni Settanta poteva considerarsi aggiornata, se non proprio all’avanguardia, per quanto riguarda la videoregistrazione. Ad esempio, nel 1953 fu un ingegnere tedesco, Eduard Schüller, che propose la registrazione a scansione elicoidale, una tecnica che ha rivoluzionato la videoregistrazione ed è presente in tutti i videoregistratori moderni (le testine di registrazione/riproduzione sono montate su un tamburo, che ruota attorno a un asse obliquo rispetto alla direzione di scorrimento del nastro, in modo da registrare le informazioni sul nastro per tracce oblique). Furono però gli Usa (Ampex) e i Giapponesi a sfruttare a fondo la nuova idea (U-matic, Betamax, VHS).
Per anni le industrie europee si sono dovute accontentare di montare videoregistratori e camcorder VHS su licenza JVC. Per la Philips e la Grundig, come per altre industrie europee, il Video2000 doveva essere lo strumento della riscossa e per questo aveva le carte in regole: ottimo il segnale video, sempre preciso il tracking (la collocazione della testina al centro della traccia registrata), un uso più intenso del nastro, tanto da sfruttarne soltanto la metà a ogni passaggio (esattamente come nelle cassette audio, finita la cassetta, la si poteva girare continuando a registrare).
Nel mercato però non c’era spazio per un nuovo sistema video, incompatibile con i precedenti. Alcuni piccoli difetti, legati alla giovinezza della macchina, fecero il resto. Dopo pochi mesi anche la Philips e la Grundig rimisero in produzione solo prodotti VHS.
Per anni le industrie europee si sono dovute accontentare di montare videoregistratori e camcorder VHS su licenza JVC. Per la Philips e la Grundig, come per altre industrie europee, il Video2000 doveva essere lo strumento della riscossa e per questo aveva le carte in regole: ottimo il segnale video, sempre preciso il tracking (la collocazione della testina al centro della traccia registrata), un uso più intenso del nastro, tanto da sfruttarne soltanto la metà a ogni passaggio (esattamente come nelle cassette audio, finita la cassetta, la si poteva girare continuando a registrare).
Nel mercato però non c’era spazio per un nuovo sistema video, incompatibile con i precedenti. Alcuni piccoli difetti, legati alla giovinezza della macchina, fecero il resto. Dopo pochi mesi anche la Philips e la Grundig rimisero in produzione solo prodotti VHS.
F. L.
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Lever Franco , Video2000, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (19/12/2024).
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