Senso
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Autore: Pier Cesare Rivoltella
1) Nella grammatica concettuale di Frege e, più in generale, nella logica matematica contemporanea, il termine indica la definizione intensionale di un concetto (Sinn) rispetto alla sua definizione estensionale (Bedeutung, significato). Per comprenderne la differenza si può fare riferimento al celebre esempio addotto dallo stesso Frege. L’espressione ‘stella del mattino’ designa il pianeta Venere (definizione estensionale, significato) intendendolo come quel corpo celeste che si vede nel cielo al sorgere del sole (definizione intensionale, s.). Ora, l’espressione ‘stella della sera’ designa sempre il pianeta Venere (ha cioè lo stesso significato della precedente) ma con un s. completamente differente: in questo caso, infatti, non si intenderà riferirsi tanto al corpo celeste che compare nel cielo al mattino, bensì alla sera. Espressioni dotate di significato identico possono avere s. diversi.
2) Nella semiotica del testo letterario e spettacolare come in quella dell’audiovisivo, si parla di s. in relazione alla componente semantica del testo stesso, cioè alla sua capacità di rinviare a dei significati. Tale capacità è stata teorizzata in due maniere sostanzialmente diverse dalla ricerca semiotica: in un primo tempo, sotto l’influsso dello strutturalismo di provenienza saussuriana, si riteneva che il s. fosse contenuto nel testo e che l’attività di interpretazione dovesse consistere nella sua scoperta; la semiotica peirceana, invece, ha preferito proporre l’idea che il s. fosse il risultato di una attività di produzione dovuta in parte al testo e alle sue strutture ma anche al contributo del lettore, come è chiaramente affermato nelle teorie del lettore implicito (Booth, Iser) e nell’ipotesi echiana della cooperazione testuale. (Ricezione)
2) Nella semiotica del testo letterario e spettacolare come in quella dell’audiovisivo, si parla di s. in relazione alla componente semantica del testo stesso, cioè alla sua capacità di rinviare a dei significati. Tale capacità è stata teorizzata in due maniere sostanzialmente diverse dalla ricerca semiotica: in un primo tempo, sotto l’influsso dello strutturalismo di provenienza saussuriana, si riteneva che il s. fosse contenuto nel testo e che l’attività di interpretazione dovesse consistere nella sua scoperta; la semiotica peirceana, invece, ha preferito proporre l’idea che il s. fosse il risultato di una attività di produzione dovuta in parte al testo e alle sue strutture ma anche al contributo del lettore, come è chiaramente affermato nelle teorie del lettore implicito (Booth, Iser) e nell’ipotesi echiana della cooperazione testuale. (Ricezione)
P. C. R.
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Come citare questa voce
Rivoltella Pier Cesare , Senso, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (23/11/2024).
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