Comunità

  • Testo
  • Bibliografia20
  • Voci correlate
Busto del sociologo tedesco Ferdinand Tönnies (luglio 1855 – Kiel, aprile 1936)
1. Definizione. 2. Prospettiva sociologica. 3. Studi di c. 4. Strumenti e presupposti di indagine.

1. Definizione

Il termine c., usato in vari campi (ecologia, etologia, psicologia, sociologia, scienze religiose), può schematicamente ricondursi a due significati principali, nel settore socio-antropologico, con frequenti intersezioni tra loro.
In un primo senso il termine serve a indicare quella speciale rete di rapporti interindividuali che – sotto il profilo della ‘qualità’ psicologica, delle tonalità affettive e delle modalità organizzative – è caratterizzata da solidarietà, integrazione, unione, comunione.
Nel secondo senso, di carattere più ecologico per il suo riferimento centrale alla ‘spazialità’ della collocazione degli individui, il termine c. sta a indicare un insieme ordinato di individui su un territorio determinato e con scopi comuni.

2. Prospettiva sociologica

Il primo dei significati indicati (rete di rapporti interindividuali caratterizzata da solidarietà) si ricollega in qualche modo alla opposizione tra Gemeinschaft (comunità) e Gesellschaft (società) formulata dal sociologo tedesco F. Tönnies. La c. – cui viene associata la cultura (Kultur) – sarebbe caratterizzata da comunione, volontà collettiva, armonia, cooperazione, sentimento, natura; la società – cui viene associata la civiltà (Zivilisation) – sarebbe invece contraddistinta da separatismo, individualismo, competizione, conflitto, artificio, ragione. L’opposizione tra i due modelli ideali (infatti Tönnies li concepisce come tali) configura una critica non classista alla società capitalistico-borghese, alla quale viene contrapposta non la nascita del socialismo ma la restaurazione dei valori, supposti naturali, della c. di villaggio (il sangue e la terra). Alla opposizione Comunità/Società di Tönnies (che richiama le nostalgie romantiche per la c. primitiva) possono in qualche modo affiancarsi, pur con le debite differenze, l’opposizione società civile/ Stato e altre simili.

3. Studi di c.

Al secondo significato del termine c., più sopra indicato, può in qualche modo collegarsi quel complesso di ricerche statunitensi che vanno sotto il nome di studi di comunità (Community Studies).
Nato anch’esso negli anni Venti, con la diffusione dei concetti di Tönnies, il filone degli ‘studi di comunità’ indaga i caratteri culturali e i valori di certi gruppi (o comunità) delle moderne società complesse. In particolare sono riconoscibili due ambiti di ricerche.
Il primo è costituito dalle moderne ‘comunità’ statunitensi, e specialmente dalle ‘isole’ esistenti nelle metropoli (slums, ghetti, minoranze etniche o linguistiche, gruppi generazionali, sette e gruppi religiosi), considerate come sub culture della complessiva cultura statunitense.
In questi studi urbani si distingue la Scuola sociologica di Chicago con le ricerche di Lynd, Warner, Foote Whyte, West. In questa linea si collocano diversi recenti studi di tipo antropologico sulla comunicazione (si pensi alla ricerca relativa ai graffiti o alla musica popolare).
Il secondo ambito di indagine è costituito dalle c. tradizionali di diverse parti del mondo, dalla ‘cultura o civiltà contadina’ e dalla folkculture più o meno contrapposta alla urban society (Rock).
In questo secondo ambito la via è aperta da R. Redfield con la ricerca su Tepoztlan nel Messico, cui fanno seguito quelle su alcune comunità dell’Irlanda da parte di Arensber, del Giappone da parte di Emblee, della Cina da parte di Fei e di Yang, dei Paesi latino-americani (sotto il patrocinio della Smithsonian Institution) da parte di Beals, Brand, Forster, Gillin, Pierson, Tax.

4. Strumenti e presupposti d’indagine

Oltre che dall’uso di certi strumenti di indagine – per esempio la tecnica documentaria delle biografie o ‘storie di vita’, in luogo dei questionari e degli strumenti di tipo quantitativo, tipici della sociologia (Etnografia del consumo mediale) – il versante ‘urbano’ e quello ‘rurale’ degli studi di c. sono accomunati da alcune caratteristiche generali: la implicita assunzione della omogeneità culturale della c.; il modo piuttosto astorico e universalizzante di configurare ‘il carattere’ del gruppo preso in esame (il deviante, il giovane, il contadino e simili); e, come conseguenza del concentrarsi dell’attenzione sulla c. in sé e sulla sua struttura e vita interne, la trascuranza dei suoi legami con il complesso della società e delle sue contraddizioni.

Bibliografia

  • BAYM Nancy K., Tune in, log on: soaps, fandom and online community, Sage, California/London/New Delhi 2002.
  • BERRIGAN Frances J., Community communication. The role of community media in development, UNESCO, Paris 1981.
  • BESSETTE Guy, Involving the community. A Guide to Participatory Development Communication, IDRC - Southboundt, Penang 2004.
  • BETORI Giuseppe, La parola nel tempo della missione. Bibbia, cultura, comunicazione, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007.
  • CAMPBELL Heidi A., Digital religion. Understanding religious practice in new media worlds, Routledge, London 2013.
  • CAMPBELL Heidi A., Exploring religious community on line. We are one in the network, Peter Lang, New York 2010.
  • CAMPBELL Heidi A., When religion meets new media. Media, religion and culture, Routledge, London 2010.
  • CIRESE Alberto Mario, Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna, Palumbo, Palermo 1973.
  • COCCHIARA Giuseppe, Storia del folklore in Europa, Boringhieri, Torino 1952.
  • DAGRON Alfonso Gumucio - TUFTE Thomas (eds), Communication for social change anthology. Historical and contemporary readings, CFSC, South Orange (NJ) 2006.
  • EFRON David, Gesto, razza e cultura, Bompiani, Milano 1974.
  • HOLMES David, Virtual politics: identity and community in cyberspace, Sage, London 1997.
  • MATSAGANIS Matthew D. - KATZ Vikki S. - BALL ROKEACH Sandra, Understanding Ethnic Media: producers, consumers and societies, Sage, Los Angeles 2010.
  • MORCELLINI Mario - MARTINO Valentina, Contro il declino dell'Università. Appunti e idee per una comunità che cambia, Il Sole 24 Ore Libri, Milano 2005.
  • MORGAN David (ed.), Keywords in Religion, Media, and Culture, Routledge, Oxford/New York 2008.
  • REMOTTI Francesco - FABIETTI Ugo, Dizionario di antropologia, Zanichelli, Bologna 1997.
  • RICHTER Clemens, Spazio sacro e immagini di Chiesa. L’importanza dello spazio liturgico per una comunità viva, EDB, Bologna 2002.
  • SINGHAL Arvind, Facilitating community partecipation through communication, UNICEF, New York 2001.
  • SIZA Remo, Progettare nel sociale. Regole, metodi e strumenti per una progettazione sostenibile, Franco Angeli, Milano 2003.
  • TURNER Victor, Simboli e momenti della comunita . Saggio di antropologia culturale, Morcelliana, Brescia 2003.

Documenti

Non ci sono documenti per questa voce

Note

Come citare questa voce
Squillacciotti Massimo , Comunità, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (30/12/2024).
CC-BY-NC-SA Il testo è disponibile secondo la licenza CC-BY-NC-SA
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
312