Gatekeeper

  • Testo
  • Bibliografia2
  • Voci correlate
Dall’inglese, portiere, guardiano. Teoria sociologica, elaborata negli anni Quaranta da Kurt Lewin e sviluppata successivamente da David Manning White, che si propone di spiegare il processo di raccolta, elaborazione e diffusione delle notizie.
Secondo questa teoria, il percorso delle informazioni giornalistiche dalla fonte alla diffusione è condizionato dal ruolo di coloro che hanno il potere di intervento sulla selezione delle notizie e sul loro trattamento. Il fatto, ad esempio, che solo tre agenzie di informazioni (Reuter, France Press, Associated Press) producano l’80% dei dispacci a livello mondiale, serve a comprendere bene come questa funzione incida sul flusso dell’informazione, dalle principali testate giornalistiche fino ai livelli più bassi dell’industria della notizia.
( Giornalismo B. Teorie e tecniche; Teorie psicologiche della comunicazione)

Bibliografia

  • MANNING WHITE D., The "Gate Keeper". A study in the selection of news in «Journalism Quarterly», 27 (1950), pp.383-390.
  • WOLF Mauro, Teorie delle comunicazioni di massa, Bompiani, Milano 1998 (or.1985).

Documenti

Non ci sono documenti per questa voce

Note

Come citare questa voce
Gatekeeper, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (21/12/2024).
CC-BY-NC-SA Il testo è disponibile secondo la licenza CC-BY-NC-SA
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
577