Interattività
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Autore: Giuseppe Nicolosi
Il termine è stato introdotto relativamente alla comunicazione elettronica per indicare la nuova possibilità, offerta dal computer e dalla rete Internet, di fornire all’utente il ruolo di ‘partecipante’ attivo alla comunicazione mediata. Solitamente il termine i. viene considerato come l’antagonista della tradizionale ‘passività’ dello spettatore televisivo o del lettore. In realtà, sia l’assunto della passività dello spettatore tradizionale e del lettore sia quello dell’assoluta libertà d’azione del navigatore della rete e dell’’ ipertesto, sono oggetto di frequenti discussioni teoriche in cui i pareri risultano spesso discordanti.
D’altra parte, anche i mass media tradizionali presentano, per quanto limitate e marginali, forme di comunicazione interattiva, si pensi allo zapping o al televoto, alla pay-Tv (Interactive Television). È però evidente che nelle forme di i. più direttamente legate all’informatica, quali ad esempio la navigazione nel web, la partecipazione a una chat line, i videogiochi e le esperienze di realtà virtuale, la partecipazione attiva costituisce un tratto peculiare della comunicazione e non un semplice ‘optional’.
Vale la pena ricordare come anche nella contemplazione dell’opera d’arte siano presenti modalità di partecipazione interattiva. Ad esempio, quando vengono adottate tecniche che, per essere apprezzate, richiedono il movimento del fruitore, come nel caso della rappresentazione olografica (Olografia) il termine i. torna a essere proposto con frequenza anche nel linguaggio dei critici d’arte. Del resto nel corso del secolo scorso vi sono state diverse forme d’arte detta a posteriori ‘interattiva’, si pensi, ad esempio, ai rotorelief di Duchamp (1887-1968), ai ‘mobili’ geometrici di Munari (1907-1998) o alle sperimentazioni di arte cinetica negli anni Sessanta. Si tratta di opere ‘metamorfiche’, mai del tutto identiche a se stesse, che vengono continuamente trasformate dai comportamenti del fruitore.
Per quello che riguarda l’i. della rete Internet, Tim Berners-Lee, il fisico del CERN che ha ideato il WWW, ha suggerito di sostituire il termine i. con quello di ‘intercreatività’, volendo in tal modo distinguere nettamente tra una modalità di interazione fondata sul semplice scambio comunicativo e una nuova modalità, certamente auspicabile, fondata sulla condivisione, in Rete, delle esperienze ideative e creative. (Ipertesto; Multimedialità)
D’altra parte, anche i mass media tradizionali presentano, per quanto limitate e marginali, forme di comunicazione interattiva, si pensi allo zapping o al televoto, alla pay-Tv (Interactive Television). È però evidente che nelle forme di i. più direttamente legate all’informatica, quali ad esempio la navigazione nel web, la partecipazione a una chat line, i videogiochi e le esperienze di realtà virtuale, la partecipazione attiva costituisce un tratto peculiare della comunicazione e non un semplice ‘optional’.
Vale la pena ricordare come anche nella contemplazione dell’opera d’arte siano presenti modalità di partecipazione interattiva. Ad esempio, quando vengono adottate tecniche che, per essere apprezzate, richiedono il movimento del fruitore, come nel caso della rappresentazione olografica (Olografia) il termine i. torna a essere proposto con frequenza anche nel linguaggio dei critici d’arte. Del resto nel corso del secolo scorso vi sono state diverse forme d’arte detta a posteriori ‘interattiva’, si pensi, ad esempio, ai rotorelief di Duchamp (1887-1968), ai ‘mobili’ geometrici di Munari (1907-1998) o alle sperimentazioni di arte cinetica negli anni Sessanta. Si tratta di opere ‘metamorfiche’, mai del tutto identiche a se stesse, che vengono continuamente trasformate dai comportamenti del fruitore.
Per quello che riguarda l’i. della rete Internet, Tim Berners-Lee, il fisico del CERN che ha ideato il WWW, ha suggerito di sostituire il termine i. con quello di ‘intercreatività’, volendo in tal modo distinguere nettamente tra una modalità di interazione fondata sul semplice scambio comunicativo e una nuova modalità, certamente auspicabile, fondata sulla condivisione, in Rete, delle esperienze ideative e creative. (Ipertesto; Multimedialità)
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Bibliografia
- BETTETINI Gianfranco - COLOMBO Fausto (edd.), Le nuove tecnologie della comunicazione, Bompiani, Milano 1993.
- CAPUCCI Luigi P., Realtà del virtuale, CLUEB, Bologna 1993.
- CARLINI Franco, Lo stile del Web. Parole e immagini nella comunicazione di rete, Einaudi, Torino 1999.
- DERTOUZOS Michael L., La rivoluzione incompleta. Manifesto per una tecnologia antropocentrica, Apogeo, Milano 2002.
- ECO Umberto, Lector in fabula, Bompiani, Milano 1979.
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Note
Come citare questa voce
Nicolosi Giuseppe , Interattività , in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (26/12/2024).
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