Dominio (domain)

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Esempi di domini di primo livello
Con questo termine si indicano le varie suddivisioni – a livelli diversi – in cui è organizzata Internet, allo scopo di rendere veloce l’identificazione e il raggiungimento del singolo utente. Quanto Internet era soltanto statunitense, i domini si identificavano con le sei categorie di utilizzatori presenti in rete: le organizzazioni di tipo commerciale erano contrassegnate con il suffisso .com; i centri di studio con .edu; le associazioni e gli enti non-profit con .org; i militari con .mil; gli organismi governativi con .gov; i centri che gestivano la rete con .net. Con l’estensione internazionale della rete si sono adottati i d. di tipo territoriale (it, per Italia; .cz, per Repubblica Ceca; .th per Thailandia, ecc.) e sono stati aggiunti dei nomi di carattere internazionale (web, .arts, .rec, ecc.).
Al di sotto di questi d., chiamati di primo livello, ci sono i sottodomini, altre divisioni (organizzate a cascata) seguendo le quali si arriva al singolo computer. Il d. di livello superiore deve essere registrato, mentre gli altri costituiscono un fatto privato delle singoli organizzazioni.
L’indicazione dei vari d. e sottodomini costituisce parte essenziale di un indirizzo Internet, anche se va precisato che – a livello operativo – non è la stringa di lettere e numeri (scelti per il loro valore mnemonico) che verrà utilizzata dalla macchina, ma un numero abbinato al nome, il DNS (Domain Name System). Per maggior chiarezza si può ricorrere all’analisi di un indirizzo come http://www.ups.urbe.it:
http e www indicano quali protocolli debbano essere utilizzati;
ups è il nome del computer da raggiungere;
urbe è il sottodominio che identifica il server della rete delle biblioteche ecclesiastiche romane;
– .it, è il d. di primo livello; è di tipo territoriale e indica che il sito è in Italia.
Questi ultimi due domini devono essere registrati presso l’autorità che gestisce il sistema dei nomi e dei numeri corrispondenti ( in questo caso il DNS di ‘.urbe.it’ è 193.43.130.10). Le ulteriori suddivisioni del sottodominio – i server delle varie università collegate – interessano la singola organizzazione e tocca a lei gestirle.
La gestione dei d. a livello internazionale (dal 1998) è curata da più società sotto la responsabilità di un unico organismo, l’ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers. In Italia, negli anni in cui Internet collegava quasi esclusivamente centri universitari, la registrazione dei d. era curata dal GARR (Gruppo Armonizzazione Reti di Ricerca); oggi il compito è stato assunto dalla RA, Registration Authority, divisione italiana del Network Information Center (NIC).

F. Lever

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Come citare questa voce
Dominio (domain), in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (21/12/2024).
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