Videoconferenza
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- Voci correlate
Autore: Carlo Gagliardi
Con il termine composto v. s’intende il processo in cui più individui o gruppi in differenti località s’incontrano online (come in una riunione o un convegno) al fine di scambiarsi informazioni di interesse comune attraverso sistemi audiovisivi. È un’evoluzione della teleconferenza che è invece limitata alla comunicazione audio via linee telefoniche. La v. può essere integrata da testi e grafici visualizzabili su schermi a parte, anche in collegamento multiplex sullo stesso circuito video per consentire l’interattività tra i partecipanti.
Negli ultimi anni il sistema ha avuto particolare diffusione tra le aziende e le istituzioni per risparmiare tempo e costi dei viaggi, promuovere la collaborazione tra il personale decentrato aumentandone la produttività, ottimizzare la qualità e la tempestività dei processi decisionali. Inizialmente la v. ha collegato persone assai distanti tra loro mediante WAN (Wide Area Network); più di recente è stata utilizzata anche per collegare più computer da tavolo in LAN (Local Area Network). Oggi la tecnologia consente virtualmente a tutti di partecipare a delle v. su Internet. A parte le utilizzazioni più comuni nel lavoro aziendale, la v. trova applicazione in campi specialistici come l’insegnamento a distanza e la formazione (Open University), la medicina e chirurgia (telemedicina), il commercio (lancio di prodotti, promozione vendite, ecc.).
Dal punto di vista tecnico i sistemi di v. si presentano in quattro categorie.
1) Sistemi fissi. Sono sale di riunione appositamente attrezzate con uno o più grandi schermi e controlli ambientali. Le componenti (schermi, telecamere, microfoni, ecc.) sono installate in modo permanente e assicurano un video di alta qualità con audio sincronizzato.
2) Sistemi trasportabili. Vengono impiegati dalle organizzazioni che, facendo un uso non intensivo ma occasionale della v., attrezzano la sala al momento del bisogno. Consistono in genere di uno schermo e non più di due telecamere e tre microfoni.
3) Postazioni da tavolo. Integrano l’automazione d’ufficio con un sistema avanzato di collegamenti tra personal computer, dotati di specifici hardware e software, che possono essere impiegati per video mail su LAN come per v. su WAN. In tal caso la tecnologia della v. diventa più accessibile, meno costosa e semplifica i rapporti con le sedi decentrate.
4) Videofoni. Utilizzati per comunicazioni a due, rappresentano la forma elementare di v.; consistono di piccolo schermo, telecamera, coder/decoder (codec) e audio.
La v. tra più di due località richiede una ‘unità di controllo multipoint’ (MCU) che collega i segnali video consentendo ai partecipanti di vedersi, colloquiare e lavorare simultaneamente sullo stesso documento.
Negli ultimi anni il sistema ha avuto particolare diffusione tra le aziende e le istituzioni per risparmiare tempo e costi dei viaggi, promuovere la collaborazione tra il personale decentrato aumentandone la produttività, ottimizzare la qualità e la tempestività dei processi decisionali. Inizialmente la v. ha collegato persone assai distanti tra loro mediante WAN (Wide Area Network); più di recente è stata utilizzata anche per collegare più computer da tavolo in LAN (Local Area Network). Oggi la tecnologia consente virtualmente a tutti di partecipare a delle v. su Internet. A parte le utilizzazioni più comuni nel lavoro aziendale, la v. trova applicazione in campi specialistici come l’insegnamento a distanza e la formazione (Open University), la medicina e chirurgia (telemedicina), il commercio (lancio di prodotti, promozione vendite, ecc.).
Dal punto di vista tecnico i sistemi di v. si presentano in quattro categorie.
1) Sistemi fissi. Sono sale di riunione appositamente attrezzate con uno o più grandi schermi e controlli ambientali. Le componenti (schermi, telecamere, microfoni, ecc.) sono installate in modo permanente e assicurano un video di alta qualità con audio sincronizzato.
2) Sistemi trasportabili. Vengono impiegati dalle organizzazioni che, facendo un uso non intensivo ma occasionale della v., attrezzano la sala al momento del bisogno. Consistono in genere di uno schermo e non più di due telecamere e tre microfoni.
3) Postazioni da tavolo. Integrano l’automazione d’ufficio con un sistema avanzato di collegamenti tra personal computer, dotati di specifici hardware e software, che possono essere impiegati per video mail su LAN come per v. su WAN. In tal caso la tecnologia della v. diventa più accessibile, meno costosa e semplifica i rapporti con le sedi decentrate.
4) Videofoni. Utilizzati per comunicazioni a due, rappresentano la forma elementare di v.; consistono di piccolo schermo, telecamera, coder/decoder (codec) e audio.
La v. tra più di due località richiede una ‘unità di controllo multipoint’ (MCU) che collega i segnali video consentendo ai partecipanti di vedersi, colloquiare e lavorare simultaneamente sullo stesso documento.
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Bibliografia
- CATTANEO A. - COMI G., c, Carocci, Roma 2009.
- HEATH Steve, Multimedia and communications technology, Focal Press, Oxford 1996.
- MULLER Nathan J., Desktop encyclopedia of telecommunications, McGraw-Hill, New York 1998.
- PALLA S., Comunicare in Internet senza fatica speedy, McGraw Publishing, Milano 2001.
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Come citare questa voce
Gagliardi Carlo , Videoconferenza, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (25/12/2024).
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