Hard disk
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Autore: Giuseppe Nicolosi
Unità di memoria di massa del computer chiamata anche disco fisso o disco rigido. È costituito da una pila di dischi magnetici rotanti su cui si muovono le ‘testine’, gli organi di lettura e scrittura dei dati. I dischi sono costituiti da una base in alluminio sulla cui superficie viene collocato un sottile strato di materiale magnetico. L’h.d. è chiuso in un contenitore sotto vuoto che protegge l’apparato dalla polvere e dagli urti.
Le testine sono guidate nei loro movimenti dalla CPU le cui istruzioni vengono inviate a una scheda chiamata ‘controller’ deputata a un coordinamento molto preciso delle operazioni di lettura e scrittura su disco.
Come avviene per i floppy disk, gli h.d. vengono sottoposti alla procedura di formattazione che ne determina l’organizzazione logica mediante la suddivisione della superficie in tracce e settori. Gli h.d. possono essere suddivisi, attraverso una procedura chiamata partizionamento, in un numero variabile di cosiddetti dischi fissi logici, strutture fisicamente appartenenti al medesimo h.d., ma funzionanti come h.d. autonomi.
È possibile anche disporre di più h.d. sulla medesima macchina, alcuni tipi anche estraibili.
La caratteristica evidente e nota dei dischi fissi è la loro capacità di memoria, che varia dalle poche centinaia di Megabyte delle macchine realizzate alla fine degli anni Ottanta alle decine di Gigabyte dei dischi di realizzazione più recente. Altrettanto rilevante, per valutare la qualità di un disco fisso, è la velocità di ricerca, di cui i produttori forniscono di solito il valore medio, che attualmente si aggira intorno ai 10 millisecondi.
Le testine sono guidate nei loro movimenti dalla CPU le cui istruzioni vengono inviate a una scheda chiamata ‘controller’ deputata a un coordinamento molto preciso delle operazioni di lettura e scrittura su disco.
Come avviene per i floppy disk, gli h.d. vengono sottoposti alla procedura di formattazione che ne determina l’organizzazione logica mediante la suddivisione della superficie in tracce e settori. Gli h.d. possono essere suddivisi, attraverso una procedura chiamata partizionamento, in un numero variabile di cosiddetti dischi fissi logici, strutture fisicamente appartenenti al medesimo h.d., ma funzionanti come h.d. autonomi.
È possibile anche disporre di più h.d. sulla medesima macchina, alcuni tipi anche estraibili.
La caratteristica evidente e nota dei dischi fissi è la loro capacità di memoria, che varia dalle poche centinaia di Megabyte delle macchine realizzate alla fine degli anni Ottanta alle decine di Gigabyte dei dischi di realizzazione più recente. Altrettanto rilevante, per valutare la qualità di un disco fisso, è la velocità di ricerca, di cui i produttori forniscono di solito il valore medio, che attualmente si aggira intorno ai 10 millisecondi.
G. N.
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Come citare questa voce
Nicolosi Giuseppe , Hard disk, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (25/12/2024).
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