Scanner

Dispositivo di input che consente di acquisire e memorizzare immagini nel computer. Lo s. consente anche di memorizzare porzioni di testo mediante l’uso di appositi programmi OCR. La prestazione di uno s. dipende principalmente dal numero di punti che lo s. riesce a leggere nell’unità di misura lineare (punti per pollice, dot per inch: acronimo dpi). Gli s., quale che sia la loro tipologia, sono collegati al PC attraverso una scheda di interfaccia. Le diverse tipologie di s. vengono generalmente classificate in base alla loro modalità d’uso e al diverso comportamento delle ‘testine di scansione’. Si distingue pertanto tra s.:
– manuali. Economici, poco ingombranti, possono acquisire piccole immagini o porzioni di pagine. Di forma simile a quella di un grosso mouse sono dotati di una comoda impugnatura. Tra i pregi l’economicità e la mobilità, che permette di utilizzarli per catturare immagini disegnate su scatole, tessuti e simili. Tra i difetti le dimensioni ridotte e la necessità di una mano molto ferma da parte dell’utente. Le testine di scansione si muovono seguendo la mano dell’utente;
– a inserimento (a tamburo). Ricevono l’immagine in modo analogo a un fax: il foglio, guidato da un dispositivo meccanico, scorre davanti alle testine di scansione. Relativamente economici, gli s. a inserimento hanno il limite di poter leggere soltanto fogli di dimensioni standard (in genere A4);
– piani (da tavolo). Sicuramente i più adeguati per un uso professionale. Acquisiscono le immagini delle pagine appoggiate sopra il piano di vetro in modo analogo a una fotocopiatrice. Le testine di scansione si muovono al di sotto del vetro mentre la pagina è ferma.
I prezzi sono divenuti via via più accessibili (ormai anche quelli degli s. piani).

G. N.