Trascrizione del testo audioviosivo
- Testo
- Bibliografia1
- Voci correlate
Autore: Pier Cesare Rivoltella
È il momento preliminare dell’analisi del testo (Analisi; Analisi del film; Content analysis; Notazione), consistente nel tradurre il complesso sistema di codici che è costitutivo dell’audiovisivo o dello spettacolo in codici grafo-verbali.
L’opportunità della trascrizione è dettata soprattutto da ragioni scientifiche. Fermare sulla carta il funzionamento del testo allo studio è, infatti, garanzia per l’analista che le sue osservazioni non dipendano dalla selettività della memoria e possano trovare riscontro nella materialità significante del testo stesso. Per questa ragione un impulso decisivo al perfezionamento della metodologia della trascrizione è venuta dall’applicazione del videoregistratore al lavoro di analisi: solo grazie a esso è possibile elaborare trascrizioni assolutamente fedeli al testo che si propongono di transcodificare.
Proprio l’esistenza o meno di una videoregistrazione consente di distinguere gli ambiti di competenza dell’analisi e della filologia testuale. È così possibile analizzare pellicole cinematografiche di cui si possegga copia, performance teatrali o musicali registrate, programmi televisivi di cui sia rimasta traccia su supporti magnetici: testi parzialmente presenti che devono tale presenza proprio al supporto video. Si possono solo ricostruire filologicamente pellicole di cui non sia rimasta copia, performance del passato o contemporanee di cui però non esista documentazione filmata, programmi televisivi di cui siano andati perduti i nastri. In quest’ultimo caso si tratta di testi assenti per i quali l’unica modalità di ricostruzione consiste nel lavorare sulle indicazioni dell’autore per la messa in scena, sulle descrizioni o recensioni del testo, sul materiale grafico (bozzetti di scena, schizzi di regia, ecc.) eventualmente rimasto.
Per quanto riguarda i testi parzialmente presenti, occorre precisare un’ulteriore distinzione. Nel caso di pellicole cinematografiche o programmi televisivi si tratta di testi tecnicamente riproducibili che, quindi, consentono una trascrizione fedele: Settimo sigillo si ripresenta identico a ogni nuova proiezione così che la trascrizione eseguita su una di queste proiezioni può facilmente pretendere di valere anche per tutte le altre. Diverso è il caso di testi effimeri come il teatro, il melodramma, le diverse forme di performance dal vivo. Essi vivono dell’istante in cui vengono fatti vivere sulla scena: il loro tempo è sempre nuovo a ogni rappresentazione e questo crea problemi all’analista. La Villeggiatura goldoniana di Strehler non è quella né di Massimo Castri né di Gabriele Vacis per il Teatro Settimo; inoltre ciascuna di queste ‘villeggiature’ è tendenzialmente diversa ogni sera, in rapporto alla sala in cui viene rappresentata, all’atmosfera, al tipo di pubblico, al tono emotivo degli attori, agli imprevisti che volta a volta possono subentrare. Tutte ragioni che rendono molto più complesso il lavoro dell’analista.
Tecnicamente, la trascrizione del testo prevede una serie di annotazioni precise, distribuite sostanzialmente sulla doppia colonna dei rilievi video (numero di inquadratura o di unità narrativa, tipo di colorazione, movimenti di macchina, ecc.) e dei rilievi audio (dialoghi, musica, rumori).
Nella tabella viene riportato un esempio di trascrizione di un testo cinematografico (si tratta delle inquadrature 4-9 di Rocco e i suoi fratelli, di L. Visconti).
L’opportunità della trascrizione è dettata soprattutto da ragioni scientifiche. Fermare sulla carta il funzionamento del testo allo studio è, infatti, garanzia per l’analista che le sue osservazioni non dipendano dalla selettività della memoria e possano trovare riscontro nella materialità significante del testo stesso. Per questa ragione un impulso decisivo al perfezionamento della metodologia della trascrizione è venuta dall’applicazione del videoregistratore al lavoro di analisi: solo grazie a esso è possibile elaborare trascrizioni assolutamente fedeli al testo che si propongono di transcodificare.
Proprio l’esistenza o meno di una videoregistrazione consente di distinguere gli ambiti di competenza dell’analisi e della filologia testuale. È così possibile analizzare pellicole cinematografiche di cui si possegga copia, performance teatrali o musicali registrate, programmi televisivi di cui sia rimasta traccia su supporti magnetici: testi parzialmente presenti che devono tale presenza proprio al supporto video. Si possono solo ricostruire filologicamente pellicole di cui non sia rimasta copia, performance del passato o contemporanee di cui però non esista documentazione filmata, programmi televisivi di cui siano andati perduti i nastri. In quest’ultimo caso si tratta di testi assenti per i quali l’unica modalità di ricostruzione consiste nel lavorare sulle indicazioni dell’autore per la messa in scena, sulle descrizioni o recensioni del testo, sul materiale grafico (bozzetti di scena, schizzi di regia, ecc.) eventualmente rimasto.
Per quanto riguarda i testi parzialmente presenti, occorre precisare un’ulteriore distinzione. Nel caso di pellicole cinematografiche o programmi televisivi si tratta di testi tecnicamente riproducibili che, quindi, consentono una trascrizione fedele: Settimo sigillo si ripresenta identico a ogni nuova proiezione così che la trascrizione eseguita su una di queste proiezioni può facilmente pretendere di valere anche per tutte le altre. Diverso è il caso di testi effimeri come il teatro, il melodramma, le diverse forme di performance dal vivo. Essi vivono dell’istante in cui vengono fatti vivere sulla scena: il loro tempo è sempre nuovo a ogni rappresentazione e questo crea problemi all’analista. La Villeggiatura goldoniana di Strehler non è quella né di Massimo Castri né di Gabriele Vacis per il Teatro Settimo; inoltre ciascuna di queste ‘villeggiature’ è tendenzialmente diversa ogni sera, in rapporto alla sala in cui viene rappresentata, all’atmosfera, al tipo di pubblico, al tono emotivo degli attori, agli imprevisti che volta a volta possono subentrare. Tutte ragioni che rendono molto più complesso il lavoro dell’analista.
Tecnicamente, la trascrizione del testo prevede una serie di annotazioni precise, distribuite sostanzialmente sulla doppia colonna dei rilievi video (numero di inquadratura o di unità narrativa, tipo di colorazione, movimenti di macchina, ecc.) e dei rilievi audio (dialoghi, musica, rumori).
Nella tabella viene riportato un esempio di trascrizione di un testo cinematografico (si tratta delle inquadrature 4-9 di Rocco e i suoi fratelli, di L. Visconti).
VIDEO | AUDIO | |||||||||||||||||||||
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4) |
7" bianco/nero (B/N) Interno Notte (I.N.) - Totale (TOT) Vagone del treno appena giunto alla Stazione Centrale dal quale scendono i passeggeri mentre si fanno loro incontro amici e parenti |
Dissolve la musica in sottofondo Vociare indistinto di persone e sibilo del treno che frena |
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5) |
15" B/N I.N. Interno della carrozza del treno: Mezza Figura (MF) di Simone, Ciro e Rosaria con leggera panoramica a destra () che va a scoprire i vari personaggi; davanti alla Macchina da Presa (MdP) passa Rocco di spalle |
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6) |
13" B/N I.N. TOT Esterno del vagone: in una luce fioca Ciro aiuta la madre Rosaria a scendere dal treno; nella discesa la madre incrocia la folla di passeggeri, Simone dal finestrino passa a Rocco i bagagli |
Vociare di persone in sottofondo |
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7) |
10" B/N I.N. MF di Simone che dal finestrino scarica i bagagli, tra cui una collana di aglio, e si infila il cappello; leggera a seguire Simone che scende |
Vociare in sottofondo |
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8) |
11" B/N I.N. TOT Esterno del vagone del treno da cui scende Simone; leggera a inquadrare a Figura Intera (FI) tutti i Parondi con i loro bagagli sul binario |
Vociare in sottofondo |
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9) |
35" B/N I.N. MF Ciro e Rosaria con su Simone e Rocco, poi panoramica a sinistra () fino a PP di Simone, Ciro e Rosaria e quindi decisa a seguire Simone che se ne va verso la fine del binario a sinistra del quadro scoprendo l’insegna del treno (BARI - MILANO) |
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Simone in FI si gira e scuote le spalle tornando indietro verso la famiglia; dal treno escono degli sbuffi di fumo |
Dissolve il vociare delle persone; rumori di freni del treno |
LEGENDA | |
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B/N | bianco nero |
MdP | Macchina da Presa |
I.N. | Interno Notte |
TOT | Totale |
PP | Primo Piano |
MF | Mezza Figura |
FI | Figura Intera |
Panoramica a destra | |
Panoramica a sinistra |
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Bibliografia
- AROLDI Piermarco - MOSCONI E. - RIVOLTELLA Pier Cesare, Descrivere il testo. Problemi e metodologia della trascrizione grafica dell'audiovisivo in RIVOLTELLA P. C. (ed.), L'audiovisivo e la formazione. Metodi per l'analisi, CEDAM, Padova 1998.
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Come citare questa voce
Rivoltella Pier Cesare , Trascrizione del testo audioviosivo, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (21/11/2024).
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