Direttore della fotografia

Figura tecnica fondamentale nel processo di realizzazione di un film, è il responsabile della illuminazione delle singole inquadrature e del posizionamento della macchina da presa. Frequentemente la sua funzione è anche quella di operatore alla macchina.
Nel cosiddetto cinema d’autore (Teorie del cinema), questa figura è andata acquistando un peso sempre più dominante, spesso comparabile con quello del regista stesso. Si veda, ad esempio, il segno, personalissimo e ben identificabile, lasciato da alcuni professionisti in questo campo, in opere dei grandi maestri del cinema. Basti pensare a Eduard Tissé per i film di Ejzenstein, a Gregg Toland per quelli di Orson Welles, a Gianni Di Venanzo per Antonioni, a Sven Nykvist per Bergman, a Vittorio Storaro per Coppola e Bertolucci.
L’importanza di questa figura professionale si è fatta sempre più evidente negli ultimi tempi, tanto da far cambiare la sua stessa definizione originaria. Così, ad esempio, negli ultimi film di Bertolucci, nei titoli di testa il nome di Vittorio Storaro è stato accompagnato dalla dizione di ‘autore della fotografia’. Lo stesso Storaro – che ha sempre difeso strenuamente l’originalità creativa del proprio lavoro rispetto a quello del regista, sottolineando l’importanza del ruolo da lui svolto nella confezione di un prodotto cinematografico – ha, in più occasioni, definito la sua professione come quella di ‘autore della luce’.

C. T.