Free cinema
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Autore: Carlo Tagliabue
John Schlesinger,(Londra, 1926 – Palm Springs, 2003) regista britannico vincitore del premio Oscar al miglior regista nel 1970 per la direzione di Un uomo da marciapiede
Anche se, storicamente, tale movimento esaurisce la sua spinta ideale nel 1959, i suoi motivi ispiratori non mancano di influenzare il cinema inglese per tutto il decennio successivo. Sono gli stessi protagonisti della stagione del f.c. che, una volta passati alla regia di lungometraggi, trasferiscono anche nelle loro opere di finzione quello spirito iconoclasta, innovatore e anticonformista, peculiare del loro esordio come documentaristi, anche se la lucidità iniziale che aveva caratterizzato l’analisi sociale dei loro documentari slitta, con il passaggio al lungometraggio, verso posizioni di nichilismo anarchico, dove il gioco intellettualistico, alla fine, prevale su ogni intento propositivo e su qualsiasi tentativo di ricerca di soluzioni alternative all’esistente.
Tra i film più noti e che hanno poi fatto conoscere tale movimento a livello internazionale, ricordiamo: Sabato sera e domenica mattina (1960) e Morgan matto da legare (1960) di Karel Reisz, Io sono un campione (1963) e Se... (1969) di Lindsay Anderson; Sapore di miele (1961) e Tom Jones di Tony Richardson; Una maniera d’amare e Billy il bugiardo (1963) di John Schlesinger. Il successo anche commerciale di questi film, tuttavia, ha significato l’attenuazione di quella spinta liberatoria che stava alla base ideale del movimento, provocando un’inarrestabile integrazione di buona parte di questi registi all’interno dei meccanismi produttivi tradizionali. Per molti di loro, infatti, il consenso del mercato è stato anche caratterizzato dal passaggio inevitabile verso il cinema hollywoodiano, con tutto quello che ne è seguito in termini di libertà espressiva e di compromesso con determinati meccanismi produttivi, certamente molto rigidi nelle loro strutture consolidate. Di questa esperienza resta, nonostante tutto, un’eredità che non ha mancato di esercitare una influenza notevole anche su altri registi inglesi degli anni Sessanta e seguenti, come, ad esempio, Richard Lester, Bryan Forbes, Ken Loach, Desmond Davies, Sidney Furie, Anthony Simmons, Peter Watkins.
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Bibliografia
- MARINI Emanuele (ed.), Free cinema e dintorni. Nuovo cinema inglese 1956-1968, Lindau, Torino 1998.
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Come citare questa voce
Tagliabue Carlo , Free cinema, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (21/11/2024).
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