Storyboard

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Storyboard autografo di Akira Kurosawa
Termine inglese che significa letteralmente tavola della storia. Potremmo dire che, come la sceneggiatura rappresenta il film scritto, lo s. rappresenta il film disegnato. I disegni sono sempre accompagnati dalle indicazioni relative alla parte sonora (compresi i dialoghi) e ai movimenti di macchine e relative inquadrature. In altri termini, le singole inquadrature, che compongono l’opera cinematografica, vengono abbozzate su carta per rendere visivamente l’idea di quello che si andrà poi a girare sul set.
Fondamentale e usatissimo nella realizzazione degli spot pubblicitari, lo s. è stato praticato frequentemente anche nel cinema, in modo particolare nel cinema d’autore. È nota la puntigliosità quasi maniacale con la quale Hitchcock, ad esempio, disegnava, inquadratura per inquadratura, tutti i suoi film: appendeva, poi, i vari fogli sulle pareti di una stanza, esclamando: "Che noia! Adesso bisogna girare".
Per alcuni autori, tale pratica si è rivelata come un’ulteriore forma attraverso la quale esprimere la propria creatività artistica nel campo del disegno o della pittura. Si pensi a Fellini o a Ejzenstejn, i quali, negli schizzi relativi ad alcune sequenze fondamentali dei loro film, creavano originalissimi costumi per i loro personaggi; oppure a un regista come Kurosawa che, per illustrare le scene più significative delle sue opere, ha realizzato dei veri e propri quadri d’autore.

C. T.

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Tagliabue Carlo , Storyboard, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (19/03/2024).
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