Fuoricampo
- Testo
- Voci correlate
Autore: Franco Lever
Nel gergo cine-televisivo sono detti f. le persone, gli oggetti o altro, non concretamente visibili nell’inquadratura ma egualmente ‘presenti’ nella percezione dello spettatore dal momento che ne ascolta la voce o il rumore, o ne vede l’effetto sul volto dei personaggi, nei loro comportamenti o in ciò che avviene in scena.
Frequente è l’uso dell’espressione voce f., con un duplice significato che vale la pena distinguere per una ragione di cui si parlerà più avanti.
a) è voce f. la voce narrante che commenta le immagini di un documentario o raccorda parti di un filmato: è soltanto ‘voce’, non assume la fisionomia concreta di un personaggio che prima o dopo intervenga nella storia;
b) anche la voce concreta di un personaggio del racconto è detta f. quando la si ascolta mentre il corrispondente personaggio non è inquadrato dalla camera (ad esempio nelle riprese delle telefonate: spesso si sente chi parla all’altro capo della linea, senza vederlo) oppure quando l’attore, presente nell’inquadratura, non muove le labbra ma lo spettatore sente ugualmente la voce (le parole in questo caso rivelano una voce interiore, i pensieri o i ricordi o i progetti).
Da tempo, sia negli studi sia nella pratica produttiva riguardanti l’audiovisivo, è invalso l’uso di servirsi di termini anglosassoni anche quando c’è il corrispondente in italiano, arrivando anche a inventare espressioni che gli stessi anglosassoni non conoscono. È il caso dell’espressione ‘voce off’ usata come sinonimo di voce fuoricampo oppure nel solo significato di voce narrante (la lettera a). Una ricerca fatta sia sui dizionari classici sia sui dizionari specializzati inglesi e americani rivela che in inglese esistono solo voice over e off-screen voice, mentre l’espressione voice off da molti immaginata come l’originale del nostro ‘voce off’ non esiste.
Non si tratta poi di due sinonimi: con voice over viene indicata la ‘voce narrante’ o, in genere, la voce che non appartiene a personaggi che intervengono nell’azione (lettera a), mentre off-screen voice ha il significato segnalato alla lettera b): è la voce di chi solo momentaneamente è escluso dall’inquadratura.
In italiano dunque si usa un solo termine per due significati, mentre l’inglese conosce due termini diversi.
Frequente è l’uso dell’espressione voce f., con un duplice significato che vale la pena distinguere per una ragione di cui si parlerà più avanti.
a) è voce f. la voce narrante che commenta le immagini di un documentario o raccorda parti di un filmato: è soltanto ‘voce’, non assume la fisionomia concreta di un personaggio che prima o dopo intervenga nella storia;
b) anche la voce concreta di un personaggio del racconto è detta f. quando la si ascolta mentre il corrispondente personaggio non è inquadrato dalla camera (ad esempio nelle riprese delle telefonate: spesso si sente chi parla all’altro capo della linea, senza vederlo) oppure quando l’attore, presente nell’inquadratura, non muove le labbra ma lo spettatore sente ugualmente la voce (le parole in questo caso rivelano una voce interiore, i pensieri o i ricordi o i progetti).
Da tempo, sia negli studi sia nella pratica produttiva riguardanti l’audiovisivo, è invalso l’uso di servirsi di termini anglosassoni anche quando c’è il corrispondente in italiano, arrivando anche a inventare espressioni che gli stessi anglosassoni non conoscono. È il caso dell’espressione ‘voce off’ usata come sinonimo di voce fuoricampo oppure nel solo significato di voce narrante (la lettera a). Una ricerca fatta sia sui dizionari classici sia sui dizionari specializzati inglesi e americani rivela che in inglese esistono solo voice over e off-screen voice, mentre l’espressione voice off da molti immaginata come l’originale del nostro ‘voce off’ non esiste.
Non si tratta poi di due sinonimi: con voice over viene indicata la ‘voce narrante’ o, in genere, la voce che non appartiene a personaggi che intervengono nell’azione (lettera a), mentre off-screen voice ha il significato segnalato alla lettera b): è la voce di chi solo momentaneamente è escluso dall’inquadratura.
In italiano dunque si usa un solo termine per due significati, mentre l’inglese conosce due termini diversi.
F. L.
Foto
Non ci sono foto per questa voce
Video
Non ci sono video per questa voce
Bibliografia
Non c'è bibliografia per questa voce
Documenti
Non ci sono documenti per questa voce
Links
Non ci sono link per questa voce
Come citare questa voce
Lever Franco , Fuoricampo, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (26/12/2024).
Il testo è disponibile secondo la licenza CC-BY-NC-SA
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
569