Sequenza

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Generalmente definita come una successione ordinata o progressiva, la s. nel linguaggio cinematografico indica una successione di scene in relazione non casuale tra loro. Esse formano un’unità sintagmatica, nella quale gli avvenimenti sembrano assumere significato soltanto gli uni in rapporto agli altri. Criterio privilegiato per riconoscere la s. è l’unità narrativa degli eventi: al suo interno non vi è alcuna soluzione di continuità temporale e di azione. Più raramente l’elemento unificante può essere spaziale o semplicemente concettuale. Secondo C. Metz le s. rappresentano i noccioli autonomi della narrazione e numerosi sono coloro che le hanno paragonate ai capitoli dei romanzi. Qualunque sia il criterio di classificazione tipologica, criterio che resta vario e arbitrario, si tratta di una unità teorica della sintassi filmica, talvolta prevista e ideata in sé, talvolta utilizzata in sede critica e analitica. Nella prassi cinematografica attuale si tende a preferirle un linguaggio più fluido, senza cesure, il cui elemento cardine diviene allora il piano-sequenza.

E. S.

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Sequenza, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (19/03/2024).
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