Piano-sequenza
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L’intera unità narrativa che costituisce una sequenza del film viene ripresa senza interruzioni, in un’unica inquadratura, evidentemente modulata e strutturata attraverso il movimento degli attori e i movimenti di macchina. Si verifica in tal modo una coincidenza tra il tempo del racconto (la durata dell’azione) e il tempo dell’enunciazione (la durata del film). In un’ottica pragmatica, il p. è uno degli interventi linguistici che maggiormente rendono avvertibile la ‘presenza’ della macchina da presa e di un progetto enunciativo forte immanente al film (tale da provocare nello spettatore la sensazione di seguire l’azione nel suo svolgersi in presa diretta). Esempio limite il film The Rope (Nodo alla gola, 1947) realizzato da Alfred Hitchock in un’unica inquadratura, cioè in un solo p.
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Piano-sequenza, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (21/11/2024).
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